Esame di Stato per 42mila studenti pugliesi. Ma 90 su 100 restano in Ddi

Esame di Stato per 42mila studenti pugliesi. Ma 90 su 100 restano in Ddi
di Paola COLACI
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Venerdì 14 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:47

Appena un mese all’esame di Maturità. La data fissata dal ministero dell’Istruzione per l’esame di Stato è quella del 16 giugno. E l’appuntamento è atteso da più di 42mila studenti che frequentano la quinta classe degli istituti superiori pugliesi. Alunni ai quali ora restano 30 giorni di tempo per prepararsi alla maxi colloquio orale, confermato anche quest’anno sul modello di quello sperimentano nel 2020. Ma anche e soprattutto, per adeguarsi alla vera novità della Maturità 2021. Per la prima volta, infatti, gli studenti porteranno in dote davanti alle commissioni il proprio curriculum di studi. Documento che sarà allegato al diploma allegato al diploma e avrà il supplemento Europass. 

Gli effetti della Ddi: aule vuote


Nonostante il doppio impegno – affinare la preparazione in vista dell’esame di Stato e stilare il curriculum dello studente – le quinte classe della maggior parte delle scuole pugliesi però continuano a restare quasi vuote. E ciò per effetto dell’ordinanza regionale sulla Ddi (Didattica digitale integrata) che in Puglia garantisce alle famiglie la possibilità di scelta tra lezioni in presenza e didattica a distanza. Dallo scorso 26 aprile solo il 10% degli studenti del secondo ciclo – comprese le quinte classe delle superiori – ha optato per la didattica in presenza. Il resto, circa 90 su 100, ha preferito continuare a seguire le lezioni da casa in remoto. Lo sostengono i sindacati della Scuola e le organizzazioni di rappresentanza dei dirigenti scolastici. E lo confermano i numeri delle presenze raccolti sul campo da prèsidi e prof. E neppure il passaggio della Puglia in fascia gialla - “promozione” che presuppone il rallentamento della circolazione del virus e un rischio di contagio inferiore in regione - ha convinto le famiglie degli studenti pugliesi a far tornare i figli in classe. Del resto l’ultima ordinanza sulla Scuola firmata il 23 aprile dal governatore Michele Emiliano ha previsto che l’opzione della Ddi a richiesta potesse essere esercitata una sola volta da parte delle famiglie. E per tutto il periodo di validità dell’ordinanza. A conti fatti, dunque, sino a giugno. Né la Regione ha scelto di intervenire successivamente con nuovi provvedimenti. Il risultato? «Le percentuali di presenza sono rimaste pressoché invariate rispetto ad aprile - fa sapere il segretario pugliesi di Cisl Scuola Roberto Calienno - In relazione alle scuole dell’infanzia, elementari e medie circa il 50% delle famiglie pugliesi ha scelto di mandare i figli in presenza.

E in alcuni casi la percentuale di alunni in classe è arriva anche all’80%. Sconfortanti sono, invece, i numeri che si registrano alle superiori: in media solo 10 studenti su 100 sono tornati in classe in presenza. E la stessa percentuale del 10% si conferma anche in relazione alle quinte classi delle superiori che si apprestano a misurarsi con la Maturità».

I sindacati: «Ormai la scuola è in Puglia è on demand»

Stando ai numeri, dunque, a riportare gli studenti dell’ultimo anno in classe non è bastata nemmeno la prospettiva dell’esame di Stato alle porte. «Prova che si continua a preparare a distanza esattamente come un anno fa - rileva il presidente di Anp (Associazione nazionale Presidi) Roberto Romito - E del resto in un anno per la scuola pugliese non è cambiato praticamente nulla. Anzi». Secondo il numero uno dei dirigenti pugliesi, 8 mesi di ordinanze all’insegna della Ddi “a scelta” sembrano aver consolidato il concetto che, «In Puglia la scuola sia diventata un servizio on demand». Ma tant’è. La corsa contro il tempo per definire i protocolli di sicurezza in vista della Maturità è già scattata anche nelle scuole pugliesi. Nelle prossime ore sono attese regole più certe da parte del ministero dell’Istruzione. «Intanto docenti e studenti continuano a lavorare in vista del 16 giugno - conferma Giovanni Casarano, presidente Anp della provincia di Lecce - L’ultimo mese di scuola rappresenta il rettilineo finale: quello in cui spesso si svolgono interrogazioni e compiti in classe decisivi per definire i voti e quindi i crediti scolastici. E farlo in Ddi non può che complicare le cose. Avevamo auspicato che almeno le ultime settimane di scuole potessero svolgersi in presenza. Ma le ordinanze regionale hanno continuato a tenere la stessa rotta tracciata sin dallo scorso ottobre»

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