Maturità, al via il 17 giugno. Azzolina: «Durerà massimo un'ora, nessuna prova scritta»

Maturità, al via il 17 giugno. Azzolina: «Durerà massimo un'ora, nessuna prova scritta»
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Sabato 16 Maggio 2020, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Via alla maturità 2020 il 17 giugno. L'esame di Stato sarà in presenza degli studenti e durerà al massimo un'ora. «La valutazione finale sarà seria - assicura la ministra Azzolina - nessun 6 politico. Bocciature possibili solo in casi specifici». 

La ministra parla poi della scuola. «Tenere le scuole chiuse è stata una scelta sofferta. Ci assumiamo tutta la responsabilità politica di questa decisione ma abbiamo agito guardando i dati: tenere le scuole chiuse ha permesso di salvare vite umane. 
Sarebbe stato più facile riaprire le scuole, ma abbiamo agito con prudenza», ha detto la Azzolina nel corso di una conferenza stampa in merito alle Ordinanze sugli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti. Presenti anche il Dott. Agostino Miozzo e il Prof. Alberto Villani per illustrare il documento del Comitato tecnico-scientifico sullo svolgimento degli Esami di Stato del secondo ciclo in presenza.

Durante l'esame si parlerà del lockdown. Nel corso dell'esame di maturità lo studente «spiegherà le conoscenze di cittadinanza e Costituzione e delle esperienze scuole-lavoro. Mi piacerebbe che gli studenti potessero parlare di come hanno vissuto la loro esperienza durante il lockdown obbligato dalla pandemia di coronavirus. Tutti verranno ammessi con un credito pari a 60 mente gli esami orali potranno valere fino a 40 crediti». A dirlo la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di una videoconferenza stampa sulle ordinanze sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti.



«Solo in 2 casi circoscritti non saranno ammessi - ha spiegato Azzolina - se il consiglio di classe non ha elementi per valutare lo studente perchè nel primo periodo didattico non ha frequentato, quindi prima del coronavirurs, e serve l’unanimità del consiglio di classe. E poi se lo studente ha ricevuto provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi 2 casi - ha ribadito - lo studente verrà ammesso».

Ancora la ministra dell'Istruzione, Azzolina: «Voglio ribadire con chiarezza che le condizioni sanitarie ad oggi non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza a scuola, per tale ragione il governo ha deciso il rientro a scuola a settembre prossimo. Tuttavia il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito - ha aggiunto - per questo abbiamo subito sollecitato la didattica a distanza per garantire il diritto allo studio».
 

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