Matera capitale, chance anche per la Puglia

Matera capitale, chance anche per la Puglia
di Alessandra LUPO
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Domenica 13 Gennaio 2019, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 19:49

Il conto alla rovescia è quasi terminato e dal 19 gennaio (data non casuale che omaggia il numero 19, ovvero l'anno chiave per Matera) l'Italia e il Mezzogiorno ospiteranno nel loro cuore più remoto la capitale europea della cultura.
Lecce e la Puglia si accontenteranno di partecipare a questo esaltante evento con non pochi rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e che invece non è stato.
A partire da sabato prossimo Matera smetterà per sempre i panni di Cenerentola che le erano restati attaccati addosso per lunghi decenni e per un anno intero si farà ammirare nella sua smagliante bellezza di città capace di cavalcare la sua storia e scrivere il suo futuro. Lo spettacolo in eurovisione di sabato sera sarà solo l'inizio. Poi, per quarantotto settimane, ad accogliere i visitatori sarà un calendario fitto, composto da circa 300 eventi, che comincerà in diretta eurovisione e si concluderà ufficialmente il 20 dicembre successivo.
Seguire gli avvenimenti sarà facilitato da un passaporto: al costo di 19 euro (anche qui numero non casuale), per accedere a tutti gli eventi nel corso dell'anno, sviluppati sui macrotemi emersi durante la candidatura nel 2014: Radici e percorsi, continuità e rotture, futuro remoto, utopie e distopie, riflessioni e connessioni. Da parte sua la Puglia ha fatto alcuni tentativi di accodarsi al successo della cugina lucana, anche grazie al suo appeal di regione più amata dal turismo internazionale. E in alcuni casi l'auspicato Effetto Matera si è visto, soprattutto nelle ultime vacanze di Natale, in cui ha fatto finalmente capolino il pacchetto associato Puglia-Basilicata. Merito più dei tour operator che dei protocolli d'intesa tra enti, che hanno privilegiato solo alcuni percorsi (Taranto, Bari) e in ogni caso in maniera non integrata, soprattutto con Lecce. Dopo la cocente sconfitta in fase di candidatura, il capoluogo salentino non ha cavalcato l'onda e anche complice il cambio di amministrazione sembra aver del tutto rinunciato a portare avanti il percorso iniziato al fianco di Airan Berg, che pure aveva coagulato energie e realtà interessanti attorno a una nuova possibile visione del territorio. Un percorso di cui solo l'ingresso in Fondazione avrebbe potuto sfruttare l'eredità. Ma tant'è e, nonostante l'eco della festa, Lecce non sembra più di tanto preoccupata di finire in ombra, visto che il turismo continua a sorriderle quasi per diritto acquisito.
Ma da segnalare non c'è solo l'incoming, perché il tam tam su Matera ha anche portato a una curiosità quasi inedita da parte dei pugliesi: andare a vedere che cosa accade oltre la Statale Jonica. In tantissimi, soprattutto nel corso dell'ultimo anno, hanno in qualche modo scoperto Matera, riallacciando un rapporto orizzontale tra territori quasi sempre schiacciato dalla sudditanza nei confronti del Nord.
D'altronde Matera ha iniziato ad attirare i curiosi e visitatori mordi e fuggi già da un po', grazie al fermento che ha caratterizzato tutti il percorso di avvicinamento al 2019 e che oggi culmina in una serie di eventi imperdibili: alcune mostre di livello internazionale (le città rupestri nel mondo, curata dall'urbanista Pietro Laureano; il Rinascimento visto da Sud; La poetica dei numeri primi, con un focus su Pitagora, curata dal matematico Piergiorgio Odifreddi; infine, Stratigrafie. Osservatorio dell'Antropocene, sulla nuova era geologica definita dalle azioni dell'uomo). Senza contare da novembre scorso passeggiando tra i sassi capita di incontrare le opere di Salvador Dalì, omaggio dadaista alla città. E poi ci sono gli eventi: il programma propone diversi percorsi, compreso uno dedicato alla cave. Solo a quella del Sole, la più grande, sono riservate 60 giornate. Ci sono poi sei settimane riservate al circo contemporaneo, un rapporto privilegiato con Ravenna - che porterà a riproporre la Divina Commedia - e la collaborazione internazionale con il Giappone, con cui si costruirà la 27esima edizione dellEu Japan Fest', con Argentina, Giordania e con la Tunisia. E infine ben 100 appuntamenti relativi alla musica sacra per valorizzare lo straordinario patrimonio ecclesiastico della Basilicata.
E l'evento finale sarà in qualche modo di nuovo mondiale: la mostra di tutti gli oggetti che tutti coloro che visiteranno Matera nel 2019 porteranno in città come simbolo della loro cultura di provenienza: un libro, un disco, brani di un film, qualsiasi oggetto sarà raccolto e poi proposto al pubblico.

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