Marò, corteo a Roma per la liberazione: sfilano le mogli dei due fucilieri

Marò, corteo a Roma per la liberazione: sfilano le mogli dei due fucilieri
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Sabato 14 Giugno 2014, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 20:49
Per mare e per terram, sosteniamo i nostri Mar e i soldati italiani. Questo lo striscione di apertura del corteo per la liberazione dei mar che è partito da Bocca della verità e si è diretto a piazza Farnese. Tra gli altri, sono presenti esponenti di Fdi e dell'associazione Riva destra, tra cui Gianni Alemanno, Andrea De Priamo e Fabio Sabbatani Schiuma, oltre alle mogli dei due fucilieri della Marina.



A partecipare al corteo l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio, il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio Luca Gramazio con il padre, il senatore Domenico. C'è anche Elio Vito presidente della Commissione Difesa della Camera e il dirigente di Casa Pound Simone Di Stefano.





Striscioni con i volti dei due militari, gonfaloni di comuni della provincia di Roma con sindaci in fascia tricolore, emblemi e berretti militari ma anche una bandiera della X Mas. Così il corteo a sostegno dei due marò sta procedendo per le vie della capitale. Ad accompagnare l'inizio della manifestazione un rombante corteo di Harley Davidson. «Io sto con i marò» e «Liberi subito» gli slogan più ripetuti dai manifestanti che indossano la coccarda gialla, simbolo di chi aspetta il ritorno di una persona cara. Vistosa la partecipazione degli alpini, con i loro caratteristici cappelli con la penna; gli alpini paracadutisti poi, hanno portato in piazza un vero paracadute. Molti indossano magliette nere con, scritto in bianco, 'Tutti insieme e nessuno indietrò. «Liberate i nostri soldati» è lo slogan che in molti stanno scandendo quando il corteo si sta avvicinando al Campidoglio.



La compagna di Latorre. «Questa vicenda non riguarda solo l'Italia ma ogni paese al mondo. Chiediamo alle organizzazioni Internazionali di cui siamo parte, Onu e Nato, che non lascino solo il nostro paese e garantiscano sostegno reale e concreto nel dirimere le controversie». Lo ha detto Paola Moschetti, compagna del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre, a conclusione della manifestazione di solidarietà per i due fucilieri di Marina da ventisette mesi trattenuti in India. «Facciamoci ambasciatori di questa ingiustizia, portiamo ovunque questa storia perchè tutti sappiamo che si tratta di una enorme ingiustizia», ha continuato Moschetti. «Massimiliano e Salvatore siate confortati da tutti questi cuori che battono per voi in questa piazza. Siate confortati dal fatto che i vostri valori sono i nostri e noi emuleremo il vostro rispetto e la vostra esemplare dignità. Continuate a combattere insieme a noi per il trionfo della giustizia. Questa piazza e l'Italia sono con voi e noi possiamo promettervi che il vostro sacrificio non sarà vano. Vi riporteremo a casa. Per mare o per terram», ha concluso citando il motto del battaglione San Marco di cui fanno parte Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.



L'inno nazionale cantato a più riprese, ma anche, in particolare dal gruppo di CasaPound, canzoni contro il governo. È quanto sta avvenendo nel corso della manifestazione in favore dei due marò nel centro di Roma. «Governo di vigliacchi, non ha più sovranità - cantano i manifestanti - abbandona i suoi soldati e non si fa rispettare». Un altro coro più volte scandito durante il percorso è «Da due anni sono imprigionati i nostri marinai vanno liberati». La manifestazione sta per raggiungere il luogo conclusivo, Piazza Farnese, al coro di «Tutti insieme nessuno indietro».