Turco (M5S): «Restiamo leali al governatore ma vogliamo incidere di più»

Turco (M5S): «Restiamo leali al governatore ma vogliamo incidere di più»
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Martedì 27 Settembre 2022, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 00:44

Senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle appena rieletto nel collegio lucano, siete il primo partito in Puglia con ben 11 punti percentuali in più del Pd, partito del governatore Emiliano. Cosa vi suggeriscono questi numeri?
«È un risultato straordinario che attesta un Movimento più vivo che mai. Abbiamo proposto un'agenda sociale ed economica che i cittadini hanno voluto premiare. Adesso completeremo il radicamento territoriale, perché ora bisogna iniziare a programmare le prossime amministrative, un terreno su cui da sempre abbiamo incontrato difficoltà. Sarà importante l'apertura alla società civile. Nei prossimi giorni poi ci saranno novità per facilitare la creazione dei gruppi territoriali e la nomina dei coordinatori. Sui territori, come ad esempio Taranto, e in Regione Puglia continueremo a essere attenti alle tematiche sociali, economiche, ambientali e culturali per affrontare nella prospettiva progressista le prossime sfide ed emergenze».


Ci saranno cambiamenti, nuove dinamiche o ripercussioni nell'alleanza di governo con Emiliano? Chiederete un cambio di rotta su alcuni temi?
«È prematuro per dirlo. Noi faremo a breve un'analisi del voto a livello regionale e nei singoli territori. Rilanceremo la tematica della transizione energetica e dove indirizzare gli investimenti che arriveranno con i fondi europei. Poi il turismo: dobbiamo rilanciare le nostre infrastrutture turistiche e cercare di integrare l'offerta aeroportuale in tutti gli scali pugliesi aprendoci con più fiducia al di là dei Balcani e del Mediterraneo. E ancora, il rilancio della nostra offerta universitaria. Troppi giovani lasciano la Puglia per studio e per lavoro. Dobbiamo lavorare per trattenere qui il futuro della Puglia.

Una maggiore attenzione sulle politiche giovanili è fondamentale, così come su quello della formazione, della ricerca e della sanità».


Emiliano si è speso in prima persona, sono stati schierati e candidati assessori regionali come anche il capo di gabinetto del governatore, eppure il Pd ha avuto un tracollo. Vi preoccupa?
«Il crollo è responsabilità dei vertici nazionali del Pd. Le responsabilità vere sono a Roma, non a Bari. Hanno compiuto scelte assurde che hanno prodotto effetti nefasti elettoralmente anche nei territori e quindi pure in Puglia. Hanno sposato l'agenda Draghi che non è stata assolutamente condivisa dalla base del loro elettorato che prevedeva trivelle, fossile, inceneritori e armamenti militari, a dispetto dell'agenda progressista portata avanti dal M5S: tutela ambientale, lavoro e lotta all'inflazione e al caro energia».
Visti i risultati cambieranno i rapporti di forza tra M5S e Pd? Chiederete più visibilità o qualche assessorato in più?
«Non è questa la priorità. Siamo a disposizione del presidente Emiliano, il nostro obiettivo non sono le poltrone ma metterci a disposizione. Valuterà Emiliano se rafforzare il nostro ruolo e in che modo. Abbiamo risorse umane, competenze e professionalità e per questo rinnoviamo la nostra fiducia e disponibilità. La Puglia ha premiato il Movimento 5 Stelle e soprattutto il presidente Conte per la sua coerenza, oltre che per i risultati conseguiti. Per questo ora si attendono risposte ai problemi e alle emergenze regionali. Si aspettano cioè che il Movimento possa incidere maggiormente nelle politiche e nelle azioni del governo pugliese di cui facciamo parte».

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