Marinai e bracciante morti sul lavoro, il cordoglio di Emiliano: «Tragedie che non devono accadere». Il sindacato: «Basta stragi»

L'elicottero dell'Aeronautica militare intervenuto a supporto della Capitaneria di porto nelle operazioni di salvataggio
L'elicottero dell'Aeronautica militare intervenuto a supporto della Capitaneria di porto nelle operazioni di salvataggio
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Giovedì 19 Maggio 2022, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 20:52

La morte sul lavoro di cinque marinai impegnati su un rimorchiatore poi affondato e di una bracciante che stava raggiungendo le campagne dove è in corso la raccolta di frutta e ortaggi scuote la classe dirigente della regione.

«È una giornata terribile per la Puglia, due gravissimi incidenti sul lavoro hanno colpito la nostra comunità. All’alba, in un incidente stradale tra Turi e Casamassima ha perso la vita una donna che stava andando a lavorare in campagna con altre quattro donne, rimaste ferite. E nella notte è affondato un rimorchiatore spezzando la vita di cinque componenti dell’equipaggio, tra loro anche pugliesi. Sono notizie terribili - ha commentato il presidente della Regione, Michele Emiliano - che fanno pensare al sacrificio estremo di questi lavoratori che hanno perso la vita per dare il loro contributo alle loro famiglie e all’Italia. Come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il lavoro è un diritto costituzionale e il suo valore non può essere associato al rischio, alla dimensione della morte. La sicurezza sul lavoro si trova alle fondamenta della sicurezza sociale, cioè del valore fondante di una società contemporanea. Tragedie come queste sono ferite profonde che non possono accadere, non devono accadere. Giunga alle famiglie delle vittime e ai feriti la vicinanza mia personale e di tutti i pugliesi».

Il sindacato, l'intervento della Ugl

«Un ennesimo e terribile incidente questa notte ha spezzato la vita di 5 lavoratori al largo della costa di Bari dove un rimorchiatore è affondato in circostanze ancora da chiarire. A nome dell'Ugl, esprimo il cordoglio alle famiglie dei cinque membri dell’equipaggio che hanno perso la vita a seguito dell’inabbissamento dell’imbarcazione. Siamo di fronte ad un altro dramma sul lavoro che addolora e sgomenta profondamente. Auspichiamo che le Forze dell’Ordine facciano piena luce sulle cause di questa tragedia e al contempo ribadiamo l’importanza di inserire il tema della sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’agenda politica nazionale. E’ inammissibile che si continui a morire sul lavoro con una simile e agghiacciante facilità. Bisogna intervenire rapidamente prevedendo norme più severe e un inasprimento dei controlli a tutela dei lavoratori, soprattutto di quanti svolgono mansioni ad alto rischio di infortuni. Servono, inoltre, maggiori investimenti sulla formazione per porre fine a questa inaccettabile strage quotidiana. La manifestazione silenziosa dell’UGL Lavorare per vivere ha posto l’attenzione sul tema delle cosiddette morti bianche per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul drammatico fenomeno in atto». Lo hanno dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, e Giuseppe Sanzò, Segretario Regionale UGL Puglia, in merito alla morte dei 5 membri dell’equipaggio del rimorchiatore “Franco P”, avvenuta questa notte a 53 miglia dal porto di Bari.

 
 
 

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