Lotta al tumore al pancreas, pronta una piattaforma made in Puglia per la diagnosi. Del Mercato: «Una svolta per tante patologie»

Lotta al tumore al pancreas, pronta una piattaforma made in Puglia per la diagnosi. Del Mercato: «Una svolta per tante patologie»
di Alessio PIGNATELLI
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Sabato 4 Febbraio 2023, 12:52

Una piattaforma made in Puglia aiuterà a combattere i tumori al pancreas. Loretta del Mercato, primo ricercatore dell'Istituto di Nanotecnologia del Cnr di Lecce, ci aiuti a capire qual è la novità.
«La novità principale sta nell'avere sviluppato una piattaforma che ricostruisce l'ecosistema che sta alla base dello sviluppo dei tumori, partendo dall'analisi del metabolismo delle cellule. Applicando le nanotecnologie e tecniche avanzate di imaging a tecniche matematiche di statistica inferenziale abbiamo quantificato, all'interno di un gruppo di cellule tumorali eterogenee, il contributo delle singole cellule al flusso di acidificazione (un segno distintivo del cancro ndr). Questa piattaforma consente di studiare il metabolismo di singole cellule utilizzando tra l'altro un tipo di indagine poco costosa e più veloce rispetto ai metodi standard. Tutto questo è stato il frutto di una collaborazione multidisciplinare con i gruppi di ricerca dell'Istituto Biofisika (Spagna), la Fondazione Ikerbasque (Spagna), l'Istituto Italiano per la Medicina Genomica - Iigm, il Politecnico di Torino, l'Università del Salento e l'Istituto tumori Giovanni Paolo II Ircss di Bari».
 

La piattaforma in che modo interviene?
«Tutti i tumori sono fortemente eterogenei, cioè sono composti da cellule diverse. Come i batteri, le cellule tumorali sviluppano comunità altamente complesse dove ogni cellula ha un ruolo diverso che influenza il processo decisionale collettivo e il suo ambiente. Per esempio, le cellule inviano segnali per indurre cambiamenti nelle cellule non tumorali limitrofe corrompendole a loro vantaggio. Una delle sfide della ricerca è riuscire a intercettare le molteplici linee di comunicazione invece di raccogliere in modo casuale il comportamento della comunità cellulare. Abbiamo sviluppato dei sensori e matrici nanofibrose che combinati a tecniche di imaging e modelli matematici di statistica inferenziale ci consentono di spiare le singole cellule. È come quando si è in tanti in una stanza che parlano: anziché sentire l'eco della somma delle voci, siamo riusciti a sentire ogni singola parola di ciascuno».
 

Quali possono essere gli sviluppi futuri?
«Questi studi aprono la strada all'analisi non invasiva e in tempo reale del metabolismo delle singole cellule. È nostra convinzione che, nel tumore del pancreas, questa nuova piattaforma permetterà l'identificazione di nuove combinazioni farmacologiche con farmaci modulatori del pH che potrebbero rappresentare una svolta nel trattamento di questa grave patologia. Un grande risultato e passo avanti nella lotta contro il cancro al pancreas che è tra i tumori big killer. L'idea è di usare le cellule prese direttamente dai pazienti e fare screening di farmaci per individuare il trattamento giusto per ogni paziente».
La piattaforma è ideata anche per altri scopi?
«È una piattaforma versatile. L'abbiamo testata sul tumore al pancreas ma le tecnologie sono trasversali, è fondamentale e dà una marcia in più. Può essere utile in diversi ambiti, in campo oncologico ma anche in campo neurologico».
C'è una tendenza al rialzo per quanto concerne i tumori al pancreas che è sempre più spietato.
«La diagnosi è complessa, i sintomi sono aspecifici e assimilabili ad altre patologie meno severe e più frequenti. E sono silenti fino a quando è già avanzato. È difficile individuarlo, si deve lavorare molto sullo sviluppo di tecnologie che siano in grado di scoprirlo subito. Da diversi anni c'è stato un aumento di finanziamenti anche su questo perché si è presa consapevolezza che è galoppante. Abbiamo fatto molti passi in avanti in altre tipologie di cancro come il tumore alla mammella e dobbiamo farne anche su questo».
I prossimi passi quali saranno?
«Si stanno studiando tutte le cause, si sta cercando di collegarle per capire i fattori che scatenano l'insorgenza ma è molto difficile. Il prossimo passo è testare questa piattaforma su cellule di pazienti affetti da tumore al pancreas in modo da aiutare i clinici a dare una risposta breve. Un altro vantaggio di questa piattaforma è la possibilità di studiare le risposte in poco tempo. Poter dire al clinico che quel paziente sarà più sensibile a questo o a quel trattamento. Un trattamento mirato e veloce in pazienti affetti da tumore al pancreas è fondamentale perché è molto aggressivo».
Ogni 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro: qual è il suo messaggio?
«È una giornata importantissima perché ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sul cancro.

Prima lo individui, più chance hai di curarlo. L'obiettivo è cercare di preservare le vite aumentando la consapevolezza in ciascuno di noi».

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