Attenzione a chi propone test preventivi a pagamento prima di fare il vaccino AstraZeneca. A lanciare l'allerta è direttamente l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. Lo fa tramite la sua pagina Facebook ed è un messaggio rivolto a tutta la cittadinanza.
Il messaggio
«Scrivo questo post di servizio per avvisare chiunque abbia avuto un'offerta a prezzi modici di eseguire esami diagnostici preventivi prima di fare il vaccino AstraZeneca, o addirittura dopo la vaccinazione per stare tranquillì, che tali esami non servono a nulla e non hanno nessun valore scientifico».
L'epidemiologo mette in guardia da possibili truffe. «Analogamente - aggiunge - non va fatta alcuna terapia anticoagulante prima o dopo aver fatto il vaccino. Una terapia anticoagulante fai-da-te può essere molto pericolosa». «Purtroppo - aggiunge Lopalco - leggo addirittura di convenzioni con laboratori privati per eseguire tali test a prezzo di saldo e viene millantato un supposto supporto della Regione Puglia in tal senso».
La precisazione del sindacato
Proprio su questo tema, è arrivata una dichiarazione da parte della Cisl. «La convenzione a 25 euro a esame è stata attivata perché molte insegnanti che avevano fatto il vaccino AstraZeneca del lotto che fu sequestrato erano preoccupate e pagavano anche 70-80 euro per controllare la coagulazione del sangue, quindi ci hanno chiesto una mano per avere prezzi più accessibili.
A parlare è stata la segretaria della Cisl Scuola Lecce, Gianna Guido, proprio per evitare equivoci sul caso di alcuni laboratori che in Puglia stanno effettuando screening coagulazione pre e post vaccinazione AstraZeneca. «Sul territorio - aggiunge Guido - anche altri sindacati si sono mossi in tal senso al solo scopo di fare stare tranquilli i lavoratori. Nessuna convenzione è stata fatta per effettuare analisi preventive o per far arricchire i laboratori con analisi inutili». «Personalmente - conclude - sono d'accordissimo con la somministrazione dei vaccini che penso siano l'unica strada per poter ritornare alla normalità».