Lockdown per i no vax, i sindaci contrari: «Meglio insistere con i vaccini»

Lockdown per i no vax, i sindaci contrari: «Meglio insistere con i vaccini»
di Rita DE BERNART
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Venerdì 19 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16:57

«No a super green pass e limitazioni solo per i non vaccinati», il modello austriaco non piace a molti sindaci. E si accende il dibattito sulle nuove misure di contrasto al virus ipotizzate dal Governo in vista delle festività natalizie. Se i Governatori delle regioni si sono espressi in favore di eventuali restrizioni da zona gialla, arancione o rossa valide solo per i non immunizzati, i sindaci invece sono più cauti e ritengono l’attuale sistema del green pass sufficiente a contrastare il diffondersi dell’infezione. Insieme al buon senso da parte di tutti e ad una rete di controlli a maglie sempre più strette sia per ciò che riguarda i luoghi pubblici che quelli privati. Il timore, in caso di norme più rigide solo per una parte di cittadini è quello di esasperare la tensione.

Decaro: «Si rifletta per evitare di creare tensioni sociali»

«Bisogna ritrovare la concordia – ha dichiarato all’Ansa il sindaco di Bari Antonio Decaro, presidente nazionale Ance.

Noi sindaci ci affideremo alle scelte e alle indicazioni delle autorità sanitarie come abbiamo fatto durante la prima fase della pandemia. Credo però che in questo momento si debba riflettere attentamente prima di prendere misure che potrebbero accentuare i motivi di conflitto tra i cittadini. Va fatto tutto il possibile per accelerare ed estendere la campagna vaccinale, ma dobbiamo anche ritrovare la concordia nel Paese». 

Matarrelli: «Il nemico è il virus non le misure per contrastarlo»

Accelerare la campagna vaccinale dunque deve essere l’obiettivo principale di ogni scelta che si compie ma cercando di garantire il diritto di ogni cittadino. «Il nemico di tutti è il virus - commenta Antonio Matarrelli, sindaco di Mesagne in provincia di Brindisi - e non le misure che si attuano per contrastarlo; queste devono essere costruite e programmate per produrre meno terapie intensive, meno morti, meno sofferenza possibile e finora possiamo dire che il green pass per come è stato concepito, con tamponi e vaccino, risulta una misura efficace e sufficiente; è intelligente continuare su questa strada per evitare tensioni o complicare i controlli. L’auspicio poi è che si possa tornare ad una piena libertà e normalità quanto prima».

Amante: «Se la situazione peggiora più restrizioni ma resta il problema dei controlli»

E la responsabilità dei controlli sul territorio è affidata proprio ai primi cittadini che devono garantire la sicurezza e il rispetto delle norme. «Credo che se la situazione dovesse peggiorare – dice Marcello Amante sindaco di Galatina in provincia di Lecce- inevitabilmente si dovranno prendere ulteriori misure e devono essere prese garantendo a chi si è vaccinato una certa libertà. È da valutare dunque questa ipotesi di attuare nuove restrizioni solo per non vaccinati. Se c’è una cosa che questo virus ci ha insegnato è che appena abbassiamo la guardia si perde il controllo. Questo non significa limitare la libertà di qualcuno, è una questione di sanità pubblica; anzi significa garantire la libertà di scelta e vaccinarsi è una scelta di rispetto della salute di tutti. Certo questo comporterebbe maggiori difficoltà nel controllo, in un centro come Galatina ad esempio con 27mila abitanti non è semplice attuare il controllo nei luoghi all’aperto, qualcosa può sfuggire».


Il Natale in giallo o arancione tuttavia fa paura per le conseguenze disastrose che potrebbe avere sull’economia; e dal mondo del turismo pugliese si guarda invece all’eventualità di un super green pass su modello dell’Austria: «Se proprio si renderà necessario attuare nuove restrizioni che siano valide solo per chi non è immunizzato» dicono le associazioni di categoria. Un nuovo stop nel periodo delle festività sarebbe disastroso per tutto il comparto turistico: ricettività, agenzie e tour operator, ristorazione; si teme una nuova paralisi sia per quanto riguarda i viaggi in incoming che in outgoing proprio in un periodo in cui tradizionalmente in tanti si concedono una vacanza o pranzi e cene fuori.

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