Liberazione e polemiche. Tatarella: destra ormai libera. E Poli Bortone bacchetta Fini

Liberazione e polemiche. Tatarella: destra ormai libera. E Poli Bortone bacchetta Fini
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Lunedì 24 Aprile 2023, 21:20

Per quanto ricorrente, il dibattuto sul 25 aprile, assume quest’anno un valore necessariamente nuovo. E se da una parte si assiste a una destra che cerca di smarcarsi di dosso le vecchie etichette conservatrici dall’altra resta una resistenza culturale che crea ancora divisioni e ritrosie. Tanto da spingere Gianfranco Fini a sollecitare la premier Giorgia Meloni nel riconoscere l’antifascismo come valore fondante per l’Italia. 

Il dibattito in Puglia


Il padre della svolta di Fiuggi, tornato nel dibattito pubblico dopo le ultime politiche, ritiene infatti che la destra abbia fatto i suoi conti col passato e possa oggi sentirli libera di appropriarsi di questa data. Il dibattito rimbalza in Puglia. «La Destra? Ha già superato i suoi esami - gli risponde a distanza Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio e vicepresidente della Fondazione dedicata al fondatore della destra di governo e precursore del centrodestra -. I valori della destra - continua Tatarella - preesistono al fascismo, lo hanno attraversato e ad esso sono sopravvissuti. Per questo è giusto chiedere alla destra italiana di affermare senza reticenza che l’antifascismo fu un momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici». 


Ma il dibattito fa riemergere anche vecchie ruggini: in Fratelli d’Italia c’è chi accoglie con gelo le parole del vecchio capo di An, come il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ricorda a Fini di «avere fatto il suo tempo». E Adriana Poli Bortone, esponente storica della destra pugliese e protagonista di quella stagione, non esita ad attaccarlo frontalmente: «Gianfranco Fini ritorna sulla scena politica allineandosi alla retorica della sinistra - scrive Poli Bortone -. Retorica che non dovrebbe appartenere alla destra che sul 25 aprile si è sempre dichiarata per una vera pacificazione nazionale». Le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa, che pochi giorni fa ha dichiarato che “Non c’è alcun riferimento all’antifascismo nella Costituzione”, hanno però aperto una nuova crepa istituzionale e provocato comprensibili reazioni. «Il 25 aprile è una frontiera - commenta il deputato dem leccese Claudio Stefanazzi -. È il riconoscimento di un percorso di sofferenza e dolore che è culminato nella nostra meravigliosa Costituzione. «Il fatto che ancora oggi ci siano polemiche intorno a questa data, è un sintomo evidente di un disagio che nel Paese esiste e trova rappresentanza politica», commenta il deputato del Pd Marco Lacarra tra i tanti che oggi celebreranno il 25 aprile a Bari.

In Piazza, con Anpi e Comune, ci sarà anche il presidente della Regione Michele Emiliano (alle 9 e 30 parteciperà alle celebrazioni presso il Sacrario dei Caduti di Oltremare e alle 11.30 alla deposizione di una corona sulla lapide dei caduti partigiani a Palazzo di Città). «Siamo di fronte a coloro che da un lato si dimenticano di chi ha costruito la democrazia e la libertà nel nostro paese e dall’altro vuole dividere l’Italia con l’autonomia differenziata», aggiunge Domenico De Santis, segretario del Pd Puglia. «Il mio 25 aprile lo dedico a noi donne Italiane. La Liberazione tanto deve alle donne, ed io sono con loro», scrive la consigliera del Pd in Regione Lucia Parchitelli. 


Antonella Morga, coordinatrice dell’Osservatorio regionale sui Neofascismi della Puglia ribadisce che «Onorare e commemorare il 25 aprile significa essere partigiani della libertà sempre. Avere memoria e ricordare la storia è doveroso ancora di più in una fase politica come quella attuale». <QA0>
Da Forza Italia, il parlamentare Mauro D’Attis parteciperà alla cerimonia per il 25 aprile a Brindisi, che si terrà al Monumento ai Caduti. E rivendica il ruolo di Berlusconi nel dibattito. «In contrasto con le polemiche sterili di queste ore, non possiamo che constatare la grandezza del nostro presidente Berlusconi quando a Onna, proprio in occasione della ricorrenza del 25 aprile, fece un discorso storico per la cultura e la politica del nostro Paese. Da vero statista».


«Il 25 aprile resta il simbolo dell’affermazione della democrazia e della libertà e della difesa di quella libertà conquistata dai nostri padri», aggiunge il deputato di Forza Italia Vito De Palma che festeggerà in piazza della Vittoria a Taranto.

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