Xylella, via libera ai reimpianti di agrumeti e alberi da frutto. Pentassuglia: «Nuove prospettive di sviluppo per le zone devastate dalla batteriosi»

Xylella, via libera ai reimpianti di agrumeti e alberi da frutto. Pentassuglia: «Nuove prospettive di sviluppo per le zone devastate dalla batteriosi»
di Maria Claudia MINERVA
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Lunedì 3 Maggio 2021, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 05:40

Dopo anni di attesa, arriva il via libera del Ministero all'Agricoltura ai reimpianti di agrumeti e alberi da frutto nel territorio salentino devastato dalla xylella fastidiosa. Lo rende noto l'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, che da quando si è insediato ha tallonato il ministero per ottenere uno storico risultato.
«La decisione è arrivata oggi in seno al Comitato fitosanitario nazionale che ha accolto le nostre istanze per offrire un ulteriore opportunità di rinascita al paesaggio e all’economia salentini vessati dalla xylella» sottolinea l'assessore a margine della riunione che si è tenuta stamattina presso il Ministero delle Politiche Agricole e cui ha preso parte  l’Osservatorio fitosanitario regionale con il supporto scientifico dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Cnr di Bari.

Gli obiettivi 

«Siamo soddisfatti per un risultato che rappresenta un ulteriore tassello per diversificare e riqualificare il nostro territorio: si tratta di una deroga importante concessa grazie alle interlocuzioni avviate con il Ministero, di concerto con le organizzazioni di categoria, per riconvertire le colture del Salento - ha aggiunto l'assessore Pentassuglia -. Pertanto, sulla base delle indicazioni dell’Osservatorio fitosanitario regionale gli agricoltori e i proprietari di terreni ricadenti nelle aree colpite potranno far richiesta di reimpiantare specie arboree che si sono dimostrate resistenti o tolleranti all’organismo nocivo come quelle del genere citrus e  della famiglia delle drupacee, ovvero agrumeti, ciliegieti, mandorleti. Obiettivo ultimo è offrire ulteriori prospettive di sviluppo alle zone particolarmente colpite dalla batteriosi oltre che la ricostruzione di un paesaggio».

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