I medici di famiglia protestano: «Senza dosi combattiamo a mani nude»

I medici di famiglia protestano: «Senza dosi combattiamo a mani nude»
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Sabato 24 Aprile 2021, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 14:32

«L’organizzazione caotica mette a rischio la campagna vaccinale. Una organizzazione che non rispetta le regole e non definisce gli obiettivi in maniera precisa mette in difficoltà i professionisti e la stessa campagna vaccinale». Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, durante la conferenza stampa convocata dal sindacato Fimmg Bari e Puglia, “#iorispettolafila”, per protestare contro «le inefficienze organizzative della campagna vaccinale in Puglia».

La mobilitazione

«Siamo costretti – ha detto Anelli - a fronteggiare a mani nude, senza strumenti cioè i vaccini, le legittime aspettative dei cittadini. Le regole devono essere scritte insieme ai professionisti, servono dosi certe e programmazione. Ai nostri amministratori dico che è necessario avviare un confronto subito per risolvere le tante criticità che emergono sempre più forte da questa campagna vaccinale anti Covid. Abbiamo apprezzato le scuse di ieri del governatore Emiliano così come la decisione del direttore dell’Asl Bari di restituire le 12mila dosi ai medici di medicina generale che erano state dirottate verso gli hub. Si tratta di un buon presupposto per avviare un confronto, uno spiraglio di fiducia». Secondo i dati presentati da Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari, dall’8 al 23 aprile i medici di base hanno effettuato 105.314 somministrazioni, il 30% a domicilio, «nonostante tutte le criticità e le difficoltà che abbiamo avuto». «Questo è un momento difficile per i medici di medicina generale – aggiunge - che in silenzio e da soli ogni giorno si fanno carico di una serie di attività.

I medici non possono più tollerare che vengano negati i diritti dei più deboli. Prendiamo atto positivamente delle scuse del governatore, ma abbiamo bisogno di certezze sulle forniture e quantità di vaccini. La precarietà nell’organizzazione e nella logistica sta danneggiando la campagna, l’obiettivo deve essere vaccinare tutti i fragili in meno tempo possibile». Calabrese ha anche criticato i “Vax day” organizzati dalla Regione e Asl: «Siamo stanchi di assistere a queste giornate che favoriscono il salto della fila». E «servono regole certe sui caregiver», ha aggiunto. Oggi pomeriggio si riunirà il consiglio regionale pugliese dei medici di medicina generale e «decideremo quale iniziative intraprendere».

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