La curva non si arresta. In una settimana contagi in salita del 28%

La curva non si arresta. In una settimana contagi in salita del 28%
di Massimiliano IAIA
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Martedì 9 Marzo 2021, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 08:56

L'allarme lanciato dagli esperti è tutt'altro che infondato: la terza ondata si fa sentire anche in Puglia, e i numeri sono lì a dimostrarlo. Si assiste a un continuo peggioramento, dovuto evidentemente da un lato alla diffusione delle varianti, dall'altro all'allentamento delle misure rispetto alle restrizioni che hanno caratterizzato non solo il periodo delle festività natalizie ma anche il mese di gennaio.
I dati ricavati dai bollettini quotidiani confermano l'innegabile peggioramento.

La settimana scorsa i casi positivi sono stati 8.407, mentre nei sette giorni precedenti erano stati 6.591. Un aumento di circa il 28%, quando nella settimana 22-28 febbraio si era registrato un +23% rispetto alla settimana 15-21 febbraio.
L'impennata dei contagi segnalata negli ultimi 14 giorni riguarda ovviamente tutte le province dell'area jonico-salentina: così, la settimana scorsa i nuovi positivi a Taranto sono stati 1.522 (contro i 1.196 della settimana precedente), a Lecce se ne sono contati 853 (erano 533), a Brindisi 563 (a fronte dei 462 di sette giorni prima).


Un aumento nel confronto tra le ultime due settimane riguarda anche il numero dei decessi: 174 morti, rispetto ai 158 di sette giorni prima. In questo caso, rispetto ai contagi, c'è stato un aumento più lieve, pari al 10%, ma questo resta comunque un dato preoccupante, non solo per la crescita in assoluto delle vittime, ma anche perché nella seconda ondata il numero dei morti in Puglia è sempre rimasto sostanzialmente elevato, tra i più alti delle regioni del Sud.
Se nel mese di febbraio i morti in Puglia sono stati 731, nei primi otto giorni di marzo se ne contano già 199. Una tendenza che conferma tristemente il dato già segnalato nelle scorse settimane: è la seconda ondata ad aver presentato il conto più salato alla Puglia in termini di vittime, visto che nella prima ondata i morti erano stati poco più di 550. Oggi il numero complessivo è pari a 4.122 morti, a riprova del fatto che oltre l'85% delle vittime risalga al periodo che va dagli inizi di settembre a oggi.
I casi positivi totali in Puglia sono stati 156.051: in pratica il Covid ha colpito un pugliese su 26. È una statistica che comprende appunto un anno di contagi, e a preoccupare gli esperti c'è che l'emergenza non sia nemmeno conclusa. La percentuale di pugliesi colpiti, insomma, è fatalmente destinata ad aumentare. Le vaccinazioni da un lato e le nuove misure di contenimento dall'altro avranno almeno l'obiettivo di ridurre il più possibile la portata dell'aumento percentuale.
Nell'analisi del bollettino di ieri, bisogna tener conto come sempre del più basso numero di tamponi effettuati di domenica: 594 nuovi casi positivi su 4.560 test. Oltre la metà dei nuovi contagi riguarda la provincia di Bari con 301 casi, segue il Salento con 117, e Foggia con 87. Più bassi i numeri della provincia di Brindisi (42), di Taranto (29) e della Bat (14), ma ancora una volta bisogna porre l'accento sul solito aspetto: il bollettino indica il numero totale dei tamponi effettuati in Puglia, ma non quello relativo alle singole province, rendendo così impossibile ricavare un tasso di positività per ogni area. Quello regionale è invece pari al 13,02%, una percentuale comunque in linea con quella della scorsa settimana (il giorno prima, solo per fare un esempio, era stato del 13,59%).
Ieri ci sono stati 25 decessi, oltre la metà dei quali in provincia di Foggia (13), poi 3 nella provincia di Bari, 2 nel Salento, 7 nella provincia di Taranto. Nelle ultime 24 ore altri 828 guariti, mentre il numero degli attuali positivi resta sopra quota 35mila. Si tratta comunque di un lieve calo rispetto al giorno prima: sabato le persone alle prese con il coronavirus erano 35.466, ieri erano 35.207.
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