L'influenza non dà tregua: nell'ultima settimana Puglia in zona arancione

L'influenza non dà tregua: nell'ultima settimana Puglia in zona arancione
di Andrea TAFURO
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Sabato 24 Dicembre 2022, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 16:58

L’influenza “australiana” in Puglia continua a circolare ma il numero dei contagi resta stabile in zona arancione. I dati riportati nell’ultimo report nazionale “Influnet”, per la settimana ricompresa tra il 12 e il 18 dicembre, inquadrano la nostra regione ad intensità media, con 11,13 casi di influenza per 1000 abitanti. La fascia d’età più interessata dai contagi è ancora quella pediatrica, tra 0 e 4 anni, con circa 33 casi ogni mille assistiti. Incidenza che si attesta al 18 per 1000 negli adolescenti tra i 5 e 14 anni.

La situazione


Un quadro che rispecchia il livello di epidemia registrato nelle altre regioni dell’Italia Meridionale, e solo in parte quello nazionale dove sono in calo i casi di sindromi simil-influenzali: nella 50° settimana del 2022, infatti, sono circa 887.000 gli italiani costretti a letto e l’incidenza è pari a 15 casi per mille assistiti (15,6 nella settimana precedente). Risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 45,6 casi per mille assistiti. Il numero di sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, è sostenuta oltre che dai virus influenzali anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale nei bambini molto piccoli, e il covid. In cinque regioni (Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo) l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità.

I casi gravi


In Puglia invece il dato raccolto dalla sorveglianza sentinella della sindrome influenzale, attraverso il circuito Influnet dei medici e pediatri, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con il Ministero della Salute, ha calcolato dall’inizio del monitoraggio 185.782 contagi, di cui quasi 40mila nel periodo tra il 5 e l’11 dicembre. Tre i casi gravi, tra cui una bambina, e un decesso. La piccola di cinque anni, lo scorso 7 dicembre è stata giudicata guarita dai sanitari e dimessa dall’ospedale “Giovanni XXIII” di Bari dopo essere stata ricoverata nel reparto di Anestesia e Rianimazione e stata sottoposta a ventilazione meccanica assistita. Tra gli adulti invece gli effetti del virus influenzale hanno prodotto il decesso di una 84enne con patologie pregresse ma non vaccinata contro l’influenza, la guarigione di un 55enne dopo oltre 15 giorni di ricovero in ospedale, e il caso in fase di cura di un 72enne residente a Bari, colpito dal virus lo scorso 10 dicembre, e ancora ricoverato in terapia intensiva, intubato e in coma farmacologico.
Resta invariato dunque l’appello dei medici di famiglia alla vaccinazione, soprattutto per anziani, fragili e bambini, e l’allerta negli ospedali per le temute ripercussioni su maggior afflusso e ricoveri nei pronto soccorso pugliesi, in virtù del picco stagionale atteso entro fine anno, che non lascia tranquilli i medici in corsia.

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