La ricerca/L'emergenza, sui social pochi dubbi più colpa di Emiliano che dello Stato

La ricerca/L'emergenza, sui social pochi dubbi più colpa di Emiliano che dello Stato
di Sphera
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Domenica 20 Maggio 2018, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 20:18
L'onda emozionale, si sa, cavalca la rete soprattutto sui temi sensibili dell'ambiente e della salute. Ed è così sulla xylella e sulle misure predisposte per combattere il batterio. In pochi conoscono davvero ciò di cui si parla, eppure in tanti si esprimono con il piglio di profondi conoscitori della materia se non addirittura con argomentazioni da scienziati.
Il tema del batterio che ha infestato le campagne del Salento e che si sta dirigendo a grandi passi verso il nord della Puglia, è tornato negli ultimi giorni alla ribalta, tanto online quanto sulle pagine dei giornali. Sotto i riflettori il processo all'Italia da parte dell'Europa per non aver adottato le misure richieste volte a fermare il contagio e l'utilizzo dei pesticidi nelle compagne, conseguenza diretta del decreto Martina del 6 aprile scorso, che prevede l'utilizzo di fitofarmaci per fermare la sputacchina, il principale vettore della xylella. Su Facebook il dibattito è acceso e inarrestabile, complice il forte contrasto tra le posizioni dei sindaci disubbidienti, che hanno firmato delle ordinanze che vietano l'utilizzo dei pesticidi prescritti dal decreto, e quella di Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, che afferma senza possibilità di equivoco la sua intenzione a rispettare il provvedimento per la fiducia nella scienza e nelle competenze, oltre che nella distiznione e nel rispetto dei ruoli.
Abbiamo lanciato AbautYou alla ricerca di informazioni su Facebook per scoprire come si pongono i pugliesi nei confronti della questione, cercando di definire due poli di risorse principali, ovvero i canali di informazione regionale e le zone colpite dal fenomeno della xylella, per avere una panoramica precisa e dettagliata della situazione.
Per quanto riguarda l'intensità dell'attività su Facebook, la xylella era un tema estremamente caldo già nel 2015, quando ci fu in tutto il Salento, a parte il fronte negazionista (di chi, cioè, che sosteneva che la xylella fosse una bufala), la presa di coscienza della gravità del problema e delle fortissime e negative ricadute sul territorio. In quel periodo si toccarono infatti medie di 230 azioni, tra commenti, like e reaction per singolo post sull'argomento.
Successivamente l'interesse generale è calato vertiginosamente in meno di un anno, per rimanere stabile fino a inizio 2018, quando ha ricominciato a salire gradualmente registrando una media di 66 commenti e reazioni per post. Solo negli ultimi giorni, alla luce dei recenti risvolti e delle dichiarazioni dei sindaci delle zone infette, l'intensità dell'attività social ha subito una brusca impennata che non accenna a rallentare e che al momento segna una media di 98 azioni per singolo post che ha per argomento il Decreto Martina.

Passando all'analisi del sentiment globale, i dati raccolti da AbautYou mostrano come il 56,7% dei pugliesi che hanno partecipato in qualche modo alle discussioni sulla questione sia contraria a quanto espresso dal decreto, e se il 41,0% è favorevole all'utilizzo dei fitofarmaci nella lotta al batterio, soltanto il 2,3% si è mantenuto su un terreno neutrale o ha preferito non prendere posizione; percentuali, queste, che ci danno un'idea ancora più precisa di quanto i Pugliesi abbiano a cuore la salute del proprio territorio.
In questo caso, per quanto riguarda il sentiment, un'informazione interessante è scaturita dalla suddivisione del risultato totale in due ulteriori indicatori in grado di mostrare il variare delle opinioni degli utenti a seconda che fossero espresse sulle pagine dei canali di informazione a carattere regionale, o sulle pagine appartenenti alle località infette, come Nardò, Gallipoli, Zollino e altre.
Se, infatti, sulle pagine dei vari canali di informazione regionale, che potremmo definire un terreno imparziale, troviamo addirittura il 61,4% degli utenti schierato a favore del decreto contro un 35,6% di contrari, la situazione risulta completamente diversa andando ad analizzare le località colpite dal batterio, sulle cui pagine troviamo un rifiuto categorico e quasi unanime, con il 91% degli utenti schierati contro il provvedimento.
AbautYou ha infine sfornato un elenco dei termini più utilizzati nelle discussioni prese in esame, dal quale abbiamo potuto ottenere due classifiche di parole che ci permettono di individuare quali sono le principali preoccupazioni dei Pugliesi riguardo questa controversa vicenda e chi sono, sempre secondo gli utenti Facebook della nostra regione, i principali responsabili del problema. Nel primo caso, la Salute è di gran lunga la preoccupazione principale dei cittadini, seguita dall'Olio, per la paura che la xylella possa avere gravi ripercussioni sulla produzione di uno dei beni più preziosi della Puglia. Subito dopo troviamo anche il timore per il proprio Futuro e per le Api, vittime di alcuni dei pesticidi previsti dal decreto. Per quanto riguarda la responsabilità della situazione attuale, il popolo dei pugliesi su Facebook la attribuisce senza mezze misure alla Regione e a Emiliano, e solo secondariamente allo Stato e al Governo. È interessante osservare anche come il termine Unione Europea compaia solo al sesto posto di questa classifica, un indicatore di come gli utenti ritengano la lotta alla xylella un problema da affrontare a livello locale.
Elaborazione a cura
di Sphera
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