L'influenza non si ferma: «Puglia ad alto rischio». I più colpiti sono i bimbi sotto i cinque anni

L'influenza non si ferma: «Puglia ad alto rischio». I più colpiti sono i bimbi sotto i cinque anni
di Andrea TAFURO
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:48

Oltre 330mila pugliesi costretti a letto dall’influenza che continua a dilagare con alta intensità. Il quadro sanitario da bollino rosso, il primo del nuovo anno, ricavato dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia e aggiornato al primo gennaio, mette in evidenza un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali in Puglia pari a 15,09 casi per 1.000 assistiti. La fascia d’età pediatrica è quella maggiormente colpita, con 37,05 casi per 1.000 assistiti nei bambini al di sotto dei 5 anni. Tanti infatti i ricoveri di neonati e piccoli pazienti registrati negli ospedali regionali, con le pediatrie sature di posti letto a causa dell’elevata contagiosità dell’influenza e del virus respiratorio sinciziale (vrs). Influenza che non da tregua neppure per le terapie domiciliari, con la preoccupazione di pazienti e medici di famiglia per la carenza in farmacia di medicinali di largo consumo come antifebbrili e antinfiammatori. Nel dettaglio dei numeri cristallizzati dalla rete dei “medici sentinella”, i casi d’influenza stimati dal 26 dicembre 2022 al primo gennaio in Puglia, sono stati 53.677, per un totale dall’inizio della sorveglianza epidemiologica di 337.729 casi. 

Il picco

Un incremento notevole nei contagi che lascia pensare al raggiungimento del picco influenzale, in netta controtendenza quindi rispetto ai valori nazionali, legato in particolar modo anche all’intensa circolazione del virus tra i giovani e nelle famiglie durante il periodo delle festività natalizie.

La fascia pediatrica, come detto, è quella più colpita dai contagi. A seguire la popolazione tra i 5 e i 14 anni: incidenza pari a 22,23 casi per mille assistiti. Poi la fascia d’età 15-64 anni con incidenza pari a 13,35 casi per mille assistiti e gli over 65 con incidenza del virus pari a 7,93 casi per mille assistiti. In Puglia, dall’inizio del monitoraggio si sono registrati anche 8 casi gravi. I primi quattro, già inseriti nel report di fine 2022, si riferiscono a tre casi complessi tra cui una bambina di 5 anni curata all’ospedale “Giovanni XXIII” di Bari e un decesso di una 84enne con patologie pregresse ma non vaccinata contro l’influenza. I rilevi aggiornati invece registrano un nuovo decesso, un uomo di 79 anni con patologie pregresse e non vaccinato, e tre ricoveri in ospedale: una donna 71enne in cura nel reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Bari e sottoposta a ventilazione meccanica assistita, un 68enne ricoverato lo scorso 1 gennaio presso l’unità di Rianimazione dell’Ospedale “San Paolo” di Bari e sottoposto a ventilazione meccanica assistita, ed infine un 74enne ricoverato il 3 gennaio, sempre nel reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Bari. In quest’ultimo caso, il paziente vaccinato contro l’influenza, risulta ancora ricoverato in terapia intensiva, intubato e in coma farmacologico. Numeri che mettono quindi sotto pressione gli ospedali pugliesi e che secondo l’Osservatorio Epidemiologico regionale, guidato dalla responsabile regionale della sorveglianza virologica dell’influenza, Maria Chironna, e dal direttore scientifico, Cinzia Germinario, non si registravano da almeno 15 anni a questa parte. 

«Stiamo vivendo una stagione influenzale ad alta intensità di circolazione – spiega la professoressa Chironna – con tassi di incidenza molto più elevati rispetto agli anni precedenti alla pandemia. I dati emersi nel report aiutano a descrivere il quadro regionale e ci consentiranno nel breve di comprendere se siamo arrivati al picco stagionale e quindi dal prossimo monitoraggio inizierà la discesa dell’incidenza. Tuttavia l’influenza è ancora in circolazione – aggiunge Chironna - quindi, per proteggere gli altri e proteggersi dal virus, oltre ad usare le buone norme igieniche è necessario aderire alla vaccinazione antinfluenzale». In questo scenario che non consente quindi di abbassare la guardia, anche i dipartimenti di prevenzione della Regione Puglia sono tornati a ribadire l’importanza della vaccinazione soprattutto tra gli adolescenti, gli anziani e i fragili, e a consigliare l’utilizzo delle mascherine, rese obbligatorie dal Governo sino al 30 aprile prossimo nei luoghi sanitari e socioassistenziali.
 

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