Influenza per 300 mila pugliesi: mai un dato così alto negli ultimi 15 anni

Influenza per 300 mila pugliesi: mai un dato così alto negli ultimi 15 anni
di Andrea TAFURO
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Mercoledì 4 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:09

Influenza australiana sempre più aggressiva in Puglia: sono circa 300mila i pugliesi costretti a letto dal virus, con febbre alta, mal di testa e dolori articolari. Il dato che preoccupa l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia, al momento è una parziale previsione dei contagi registrati attraverso i “medici sentinella” in attesa che il numero sia cristallizzato nel report ufficiale atteso per la prossima settimana.

Il picco

Il picco dei contagi tuttavia dovrebbe essere raggiunto nella nostra regione entro pochi giorni, al termine delle lunghe festività natalizie. 
L’epidemia quest’anno è iniziata prima del previsto e sta avendo un andamento più veloce oltre a una contagiosità più elevata, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti. In particolare nei bambini da zero a 4 anni l’incidenza è pari a 55 casi ogni mille, mentre nella popolazione totale si registrano circa 15 casi ogni mille persone. Numeri che secondo l’Osservatorio Epidemiologico regionale, guidato dalla responsabile regionale della sorveglianza virologica dell’influenza, Maria Chironna, e dal direttore scientifico, Cinzia Germinario, non si registravano da almeno 15 anni a questa parte. Quattro anche i casi gravi sino a questo momento: una bambina e tre adulti, di cui uno deceduto. La piccola di cinque anni, ricoverata nel reparto di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero “Giovanni XXIII” di Bari, è stata sottoposta a ventilazione meccanica assistita e dopo alcuni giorni di ricovero, lo scorso 7 dicembre è stata giudicata guarita dai sanitari e dimessa. Tra gli adulti invece gli effetti del virus influenzale hanno prodotto la guarigione di un 55enne dopo oltre 15 giorni di ricovero in ospedale, il decesso di una 84enne con patologie pregresse ma non vaccinata contro l’influenza, e il caso in fase di cura di un 72enne residente a Bari, colpito dal virus lo scorso 10 dicembre, e ricoverato in terapia intensiva, intubato e in coma farmacologico. Contagi quest’ultimi che indicano un aumento delle ospedalizzazioni e quindi anche della pressione sui pronto soccorso.

In questo scenario che non consente quindi di abbassare la guardia, i dipartimenti di prevenzione della Regione Puglia sono tornati a ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale soprattutto tra gli adolescenti, gli anziani e i fragili, e a consigliare l’utilizzo delle mascherine, rese obbligatorie dal Governo sino al 30 aprile nei luoghi sanitari e socioassistenziali, negli ambienti al chiuso o a rischio assembramento. 

L'incidenza


L’obiettivo dei sanitari è scongiurare l’andamento bifasico del virus alla ripresa delle scuole con la recrudescenza dei casi influenzali. Tuttavia, se la Puglia presente ancora numeri alti, con la curva dei contagi in crescita, a livello nazionale il numero di casi di sindromi simil-influenzali, nella 51° settimana del 2022, ha fatto registrare l’incidenza pari a 13,1 casi per mille assistiti (15,2 nella settimana precedente) e torna nella fascia di intensità media. 
In calo l’incidenza in tutte le fasce di età, maggiormente in quelle pediatriche. Risultano tuttavia più colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 38,7 casi per mille assistiti. (45,9 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza a 18,68, nella fascia 15-64 anni a 11,99 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,53 casi per mille assistiti. Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il coronavirus. Scendono a tre le Regioni (Valle d’Aosta, Marche, Abruzzo) in cui l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità. Durante la settimana dal 19 al 25 dicembre 2022 sono stati segnalati, attraverso il portale nazionale “InfluNet”, 1.581 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete dei medici sentinella e, tra i 1.402 analizzati, 414 (29,5%) sono risultati positivi al virus influenzale.
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