In disco entro il 10 luglio ma con il green pass In Puglia partenza lenta

In disco entro il 10 luglio ma con il green pass In Puglia partenza lenta
di Paola COLACI
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 15:23

«Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire e penso che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche». Ad annunciarlo ieri è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ai microfoni della trasmissione radiofonica Non Stop News di Rtl 102.5. Dopo le mascherine, dunque, sarà il turno delle discoteche. Se dal 28 giugno cadrà l'obbligo dei dispositivi di protezione all'aperto, titolari e gestori di più di 3mila locali da ballo in tutta Italia potranno tornare in pista già prima della metà di luglio. La prima settimana del mese, forse. Al più tardi, entro il 10 luglio. Anche se in Puglia e nel Salento alcuni tra i più noti club puntano a riaccendere i riflettori su piste da ballo e consolle a partire dalla metà di luglio. «Ora serve il tempo necessario per mettere a punto la macchina organizzativa dei nostri locali» hanno fatto sapere nelle scorse ore. Ma c'è già chi, di contro, è pronto a ripartire da sin da subito: «Per ripartire attendiamo solo l'annuncio ufficiale del governo».

Le anticipazioni di Costa


Intanto ieri ad anticipare le intenzioni dell'Esecutivo di Mario Draghi e del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza è stato il sottosegretario Costa. «Le discoteche potrebbero tornare a riaprire già entro i primi dieci giorni di luglio - ha fatto sapere - Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi, rimasto l'unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo», L'ingresso nei locali - consentito solo in quelli all'aperto per il momento - sarà legato al green pass: potrà tornare a ballare solo chi è vaccinato, chi è guarito dal Covid e chi è in possesso di un tampone negativo.

La voce degli imprenditori

Un sospiro di sollievo per i gestori, che però chiedono al Governo di accelerare e di vigilare sui locali abusivi: «Ci aspettiamo di poter riaprire il 4 luglio, perché andare oltre sarebbe insostenibile. Ci facciano riaprire e il ministero dell'Interno vigili sull'abusivismo - continua a protestare Maurizio Pasca, presidente del Silb, associazione di categoria dei locali con sale da ballo - Il Governo non ci faccia perdere il primo week end di luglio perché le nostre attività sono aperte al massimo due volte a settimana. Anche perché la gente già va lo stesso a ballare in decine di locali che, tra l'altro, sono aperti senza green pass».
Nel Salento intanto è corsa contro il tempo per recuperare il tempo perso. «Attendiamo che all'annuncio del sottosegretario Costa ora faccia seguito un atto formale del governo - fa sapere Pierpaolo Paradiso, amministratore di Praja a Gallipoli - Per quanto ci riguarda siamo pronti a partire da subito. Dal primo luglio abbiamo previsto l'assunzione di 150 dipendenti ma è chiaro che ogni giorno di ritardo rappresenta un danno economico. Ora, però, guardiamo avanti puntando a recuperare le perdite lavorando magari a settembre. Di certo non sarà l'anno dei grandi guadagni, ma quello della ripartenza».
Dj in consolle e riflettori accesi a partire da metà luglio, invece, al Riobò di Lido Conchiglie. «Stiamo già lavorando giorno e notte per ripartire - sottolinea il titolare del club Paolo Pastore - Riavviare il motore di una macchina ferma ormai da un anno e mezzo richiede un tempo di organizzazione di 15 o 20 giorno. Siamo già pronti ma contiamo di programmare l'inaugurazione per la metà di luglio. Recuperare il tempo perso? Siamo fiduciosi. Del resto, la nostra ripartenza potrà restituire ossigeno a un indotto che conta migliaia di decine di attività collaterali. Al lavoro non per ripartire ma per partire e inaugurare una nuova attività anche David Cicchella, numero uno di Vega discoteque l'ultimo club nato nel Salento. Taglio del nastro che potrebbe coincidere anche in questo caso con la metà di luglio. «Personalmente avevo già programmato l'apertura del Vega dalla metà di luglio. È necessario il giusto tempo di organizzazione per partire bene e in sicurezza - rimarca Cicchella - Soprattutto per un locale come il mio che apre per la prima volta quest'anno. Durante questi mesi abbiamo portato avanti tutte le attività di marketing e pubbliche relazioni. Ma è chiaro che ora è necessario dare quell'accelerata necessaria a partire».
Scettico rispetto all'annuncio del sottosegretario Costa è, infine, il titolare del Malè di Santa Cesaria Terme Sandro Toffi: «Quello del sottosegretario è l'ennesimo annuncio di ripartenza che ascoltiamo in queste settimane - sottolinea - Attendiamo, però, che al netto di dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano ora sia il governo e il ministro Speranza ad esprimersi. Personalmente ho programmato la riapertura del Malè il 17 luglio. E tutti stiamo lavorando alla ripartenza. Ma riaccendere la macchina organizzativa da un giorno all'altro è impensabile».
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