Ex Ilva, niente spegnimento dell'Afo2: il giudice accoglie il ricorso dei commissari

Ex Ilva, niente spegnimento dell'Afo2: il giudice accoglie il ricorso dei commissari
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Martedì 7 Gennaio 2020, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 18:18

Scongiurato lo spegnimento dell'Altoforno 2 dell'ex Ilva. Il Tribunale del Riesame di Taranto, in sede di appello, ha accolto il ricorso presentato dai commissari dell'Ilva in amministrazione straordinaria, annullando la decisione del giudice Francesco Maccagnano di respingere l'istanza di proroga dell'uso dell'impianto. L'Afo2 fu sequestrato nel giugno 2015 dopo l'incidente costato la vita all'operaio 35enne Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente.

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L'accoglimento del ricorso è soggetto però a condizioni. La proroga infatti è subordinata all'adempimento delle residue prescrizione in tutto in parte non attuate in particolare assegnando i seguenti termini: «a decorrere dalla data di deposito della presente ordinanza 6 settimane per l'adozione dei cosiddetti dispositivi attivi a decorrere dalla data del 19 novembre 2019; 9 mesi per l'attivazione del caricatore automatico della massa appare nella Mat; 10 mesi per l'attivazione del campionatore automatico della ghisa; 14 mesi per l'attivazione del caricatore delle aste della Maf e sostituzione della Maf», conclude.

La vicenda. Il 10 dicembre scorso il tribunale di Taranto aveva negato la proroga chiesta da Ilva in amministrazione straordinaria per l'uso dell'Altoforno 2 al fine di fare gli ulteriori lavori di sicurezza, ordinando lo stop all'attività dell'impianto dell'acciaieria tarantina. Si era trattato di un verdetto a sorpresa, considerando che lunedì 9 dicembre la Procura aveva espresso parere favorevole alla proroga. I commissari dell'Ilva in amministrazione straordinaria hanno quindi presentato ricorso e il tribunale del Riesame lo ha accolto. Con questa decisione, quindi, l'Altoforno 2 non deve essere più fermato. Dal cronoprogramma di spegnimento, quello di oggi era l’ultimo giorno per tornare indietro ed evitare che le operazioni di spegnimento potessero danneggiare in modo irreparabile l’impianto. Una sorta di punto di non ritorno.

 

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