Centrosinistra, lite in Senso Civico E domenica convention per le primarie

Centrosinistra, lite in Senso Civico E domenica convention per le primarie
di V.Dam.
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:42
Il matrimonio elettorale tra Senso Civico e Articolo Uno non si deve fare: a chiedere lo stop è Paolo Pellegrino, tra i fondatori di Senso Civico e capogruppo del gruppo La Puglia con Emiliano. L'alleanza aveva già incassato le critiche da parte di alcuni esponenti di Articolo Uno, adesso a gettare ulteriore benzina è un protagonista dell'attuale maggioranza. «Un anno fa - critica Pellegrino - la nostra associazione politica è nata con un approccio molto innovativo: intercettare tutti quegli elettori che non si riconoscono più nei partiti tradizionali e tutte quelle figure civiche e professionali che vogliono dare un reale contributo, senza bandiere e simboli tradizionali, alla crescita della nostra regione. Ora invece presentare un accordo con un partito contraddice e snatura quella missione generando confusione non solo nei sostenitori che in questo primo anno di vita si sono avvicinati al nostro movimento, ma soprattutto nei territori. Territori che non sono stati minimamente coinvolti in questa scelta sulla quale, lo ammetto, nutro forti perplessità».

Il politico salentino, non a caso assente alla conferenza stampa di presentazione della lista unica in vista delle Regionali del 2020, invita i suoi colleghi a «fermarsi un attimo e capire cosa davvero può e deve diventare la nostra associazione basata, voglio ricordalo, sul puro civismo. E non su intese, accordi e alleanze con i partiti». Una entrata a gamba tesa che ha provocato malumori e la replica stizzita di Pino Romano, portavoce del movimento: «Un progetto ambizioso non può essere piegato al mero calcolo elettorale», critica. «Più forti siamo - spiega - più forte è la voce della cultura democratica e riformista della nostra Regione. Con l'amico Paolo Pellegrino abbiamo condiviso fin da subito la necessità di creare un fronte largo che aggreghi civismo ed esperienza politica. Una sfida che vogliamo sia letta con la lente giusta: diventare una risposta alla crisi delle forme politiche tradizionali e creare, attraverso l'associazionismo, un movimento che punti a rimettere insieme i mille rivoli nei quali si sta perdendo la cultura democratica della nostra Regione».

Tutto questo avviene a pochi giorni dalla convention del centrosinistra pugliese che si terrà domenica alle 9 all'hotel Parco degli Principi, a Bari, e che porterà anche all'ufficializzazione delle candidature per le primarie di gennaio. Fabiano Amati, Elena Gentile e Leonardo Palmisano sono impegnati in queste ore a raccogliere le cinquemila firme necessarie per partecipare alla competizione interna e sfidare il governatore Michele Emiliano. Una raccolta che si sta mostrando più difficile del previsto, come ammette la stessa Gentile: poco tempo a disposizione, il ponte del primo novembre di mezzo che non ha agevolato le operazioni e una regione da attraversare da nord a sud (400 chilometri circa). Le firme dovranno essere consegnate entro sabato, il giorno prima della convention che ha un programma ricco.
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