Il coronavirus accelera verso il picco: in Puglia 200 casi positivi e 12 decessi. In ospedale la metà dei pazienti

Il coronavirus accelera verso il picco: in Puglia 200 casi positivi e 12 decessi. In ospedale la metà dei pazienti
di Vincenzo DAMIANI e Maddalena MONGIÒ
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Domenica 15 Marzo 2020, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 18:47
Altri cinque pazienti morti, ieri, dato che porta a 12 i decessi complessivi in Puglia provocati dal coronavirus. I nuovi casi di infezione registrati sabato sono 42 in tutta la regione. Si aggrava il bollettino ufficiale dell'emergenza legata all'epidemia generata dal virus Covid-19: dopo i 50 contagi di venerdì, ieri il laboratorio del Policlinico di Bari ne ha accertati, appunto, altri 42 sull'intero territorio pugliese. Attenzione al dato: quasi cento in appena 48 ore. Secondo gli epidemiologi, vuol dire solo una cosa: che la catena di infezioni si è innescata e che ci si avvicina anche qui alla fase di picco.

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Complessivamente i pazienti affetti da corononavirus in Puglia sono 200, oltre la metà è ricoverata in ospedale (sino a venerdì erano novanta circa, ma il dato è parziale perché non sono calcolati i ricoveri di ieri). A questi dati bisogna aggiungere quelli relativi ai decessi: ieri sono morti tre pazienti in provincia di Lecce di 79, 81 e 99 anni (un quarto caso è stato ufficializzato nelle scorse ore: 91 anni, di Carmiano, anche lui transitato - come negli altri casi - dal reparto di Medicina di Copertino), e uno in provincia di Bari di 96 anni. 

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Nelle scorse 24 ore (questo il dato riassuntivo elaborato dagli uffici regionali ieri sera, sabato 14 marzo) sono stati effettuati 232 test in tutta la regione per l'infezione da Covid-19, come detto 42 quelli positivi, così suddivisi: 11 in provincia di Bari; 2 in provincia Bat; 7 in provincia di Brindisi; 10 in provincia di Foggia; 10 in provincia di Lecce; 2 in provincia di Taranto (uno nel capoluogo e l'altro a Crispiano). 

Dei sette casi complessivi nel Brindisino, due sono stati rilevati a Brindisi città, uno a Ostuni e uno a San Vito. I due del capoluogo di provincia riguardano un magazziniere dell'aeroporto del Salento in servizio fino al 5 marzo e un uomo di 88 anni. Il contagiato di Ostuni è un commerciante. C'è anche un primo caso a San Vito dei Normanni, a confermarlo il sindaco Domenico Conte: «L'Asl ha tempestivamente attivato i protocolli assicura il primo cittadino - disponendo la quarantena dei soggetti potenzialmente a rischio perciò la situazione è sotto controllo. Vi invito - ha detto rivolgendosi ai suoi concittadini - a restare tranquilli continuando a porre in essere le misure di contenimento ripetutamente evidenziate. Ora più che mai è richiesto a tutti noi di dimostrare compattezza, solidarietà e senso di responsabilità».

Il bilancio regionale, tuttavia, è del tutto provvisorio e parziale, perché altri tamponi devono essere ancora analizzati dal laboratorio del Policlinico di Bari. Ad esempio, in provincia di Lecce, secondo l'Asl risultano 45 persone positive al test contro i 31 confermati dalla Regione. L'ospedale di Galatina sino a ieri ha gestito 22 ricoverati per Covid-19.


LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI
I posti letto nei reparti di Malattie infettive a Lecce e Galatina sono ormai al completo con una crescita vertiginosa di interventi del 118. Oltre ai ricoverati bisogna considerare anche tutti i positivi che, essendo in buone condizione, vengono curati a domicilio. La direzione generale di Asl Lecce sta giocando una partita contro il tempo per allestire nuovi posti letto a San Cesario, al Dipartimento di Emergenza Urgenza a Lecce (160 posti letto e 40 di terapia intensiva) e a Copertino. Posti letto che si aggiungono ai 38 del Vito Fazzi di Lecce e ai 22 di Galatina.

In tutta la regione, i principali ospedali si stanno attrezzando creando aree che saranno dedicate solamente ai pazienti contagiati dal virus cinese, si stanno allestendo a tempo di record terapie intensive. Al Policlinico di Bari, da ieri sono cominciate le operazione per svuotare l'intero padiglione di Asclepios, una palazzina di otto piani, senza contare i due interrati riservati a sale operatori e laboratori. Asclepios sarà attrezzato con posti di terapia intensiva, ieri a lasciare l'edificio sono state già le unità operative complesse di Medicina Riabilitativa e Urologia.

Nei prossimi giorni il trasloco continuerà con gli altri reparti. Il piano prevede lo spostamento dei pazienti ricoverati e di tutta la documentazione clinica in altri plessi del Policlinico. Gli ambienti svuotati saranno puliti e sanificati, pronti a ospitare i casi gravi di coronavirus accertati. La direzione generale dell'azienda ha ringraziato i medici, gli infermieri e il personale sanitario che con tempestività hanno risposto alle nuove disposizioni e che in queste ore si stanno prodigando per rendere le operazioni di trasloco più veloci e più agevoli, limitando al minimo i disagi. «Per vincere la battaglia contro il Covid-19 è necessario il contributo di tutti, il lavoro di squadra è più che mai indispensabile, per questo voglio ringraziare tutto il personale del Policlinico che ci sta consentendo di attrezzare in tempi rapidi la nuova area dedicata all'emergenza sanitaria in corso», dichiara il direttore Giovanni Migliore.

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