I gestori delle Rsa: strutture a rischio default

I gestori delle Rsa: strutture a rischio default
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Martedì 8 Febbraio 2022, 07:17 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Le «strutture rischiano il default a causa delle spese non dovute ma sostenute» per i dispositivi di protezione, tamponi antigenici, personale aggiuntivo e per «il mancato riconoscimento delle tariffe di assistenza»: è un passaggio di un documento inviato al neo assessore alla Sanità della Regione Puglia, dalle associazioni che rappresentano le strutture socio sanitarie, come Rsa e centri diurni: Legacoop Puglia, Welfare a Levante, Agci Puglia e Fmpi.

Il documento

Le associazioni di categoria chiedono quindi con «urgenza la convocazione di un tavolo» e «auspicano l'indicazione di una strategia e una visione del sistema di assistenza territoriale per la Puglia».

Tra le richieste, quella di «assicurare la capienza finanziaria a copertura del fabbisogno»; «assicurare il trasferimento dei fondi assegnati dal parlamento a sostegno delle spese per i dpi affrontate da Rsa e centri diurni»; «prevedere un ristoro in favore di tutte le strutture socio sanitarie che hanno sostenuto costi indipendenti dalle loro gestioni assicurando la protezione a migliaia di pazienti».

In Puglia, intanto, ci sarebbero ancora problemi nelle prenotazioni dei tamponi e per il rilascio dei green pass: a denunciarlo sono i sindacati Cgil medici, Smi, Snami, Simet e Ugs in una lettera inviata oggi all'assessore alla Sanità, Rocco Palese, e ai direttori generali. «Gli automatismi, generati sulla piattaforma lris, per la richiesta dei tamponi, pur previsti, sono al momento ancora una chimera», lamentano i sindacati.

Con il nuovo sistema informatico attivato dalla Regione, con la richiesta di prenotazione dei tamponi fatta dai medici di famiglia dovrebbe essere fissato anche il giorno di prenotazione e il luogo di effettuazione in maniera automatica e simultanea ma, secondo i sindacati, così ancora non è. Così le richieste di tampone resterebbero in sospeso. Inoltre, per il rilascio del green pass «gli operatori dei dipartimenti d'Igiene - sostengono i sindacati - compresi gli operatori che rispondono al numero telefonico 1500, di tutte le Asl della Regione Puglia, continuano ad inviare ai medici di famiglia i cittadini per problemi relativi al green pass».
 

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