La Guardia di Finanza all'ospedale Covid in Fiera: indagini sugli appalti

La Guardia di Finanza all'ospedale Covid in Fiera: indagini sugli appalti
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Venerdì 3 Giugno 2022, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 13:14

Una ispezione della struttura nella Fiera del Levante di Bari che ospita l'ospedale Covid è stata disposta dalla Procura di Bari nell'ambito dell'inchiesta a carico dell'ex capo della Protezione civile Mario Antonio Lerario, arrestato il 23 dicembre del 2021 per presunte tangenti relative ad altri appalti. Il decreto odierno è stato notificato allo stesso Lerario, al funzionario regionale Antonio Mercurio e all'imprenditore Domenico Barozzi, indagati per concorso in turbativa d'asta e falso, «in relazione - si legge nel decreto - all'affidamento delle opere per la realizzazione dell'ospedale Covid Fiera di Bari».

Il decreto di ispezione

Il decreto di ispezione, eseguito dalla Guardia di Finanza, è stato disposto dal procuratore Roberto Rossi e dall'aggiunto Alessio Coccioli. La Procura spiega che «è necessario, per le valutazioni di carattere tecnico occorrenti ai fini dell'accertamento delle ipotesi di reato» di turbata libertà degli incanti e falso ideologico, «procedere alla verifica dello stato dei luoghi del padiglione Covid Fiera mediante ispezione della struttura». I pm aggiungono che «occorre descrivere lo stato attuale e, in quanto possibile, verificare l' entità delle opere eseguite in relazione a quanto stabilito con il capitolato e gli ordini di servizio che si sono susseguiti nel tempo, per accertare conformità e congruità nell'esecuzione dei lavori».

Per l'ispezione, oltre ai militari della Guardia finanza, la Procura ha nominato l'architetto Maurizio Bracchi come consulente tecnico. A quando si apprende, l'urgenza di procedere all'ispezione per fotografare lo stato dei luoghi deriva dalla imminente dismissione della struttura sanitaria dopo la fine dell'emergenza Covid. Oltre all'ospedale in Fiera, nell'inchiesta Lerario e altri 7 indagati rispondono complessivamente di almeno altri dodici presunti appalti truccati affidati dalla Protezione civile regionale nel 2019, 2020 e 2021 ad altrettante ditte.

Per alcuni di questi Lerario avrebbe intascato le due presunte tangenti che il 23 dicembre scorso lo hanno portato in carcere (agli arresti domiciliari dal 17 marzo) e per le quali sarà processato con rito abbreviato.

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