Da oggi Green Pass obbligatorio per uffici e poste. E le mascherine all'aperto prorogate fino al 10 febbraio

Da oggi Green Pass obbligatorio per uffici e poste. E le mascherine all'aperto prorogate fino al 10 febbraio
di Alessio PIGNATELLI
4 Minuti di Lettura
Martedì 1 Febbraio 2022, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 20:45

Da oggi scatta l’obbligo del Green Pass per andare alle poste, in banca, all’anagrafe o in un altro ufficio pubblico. E per gli ultra cinquantenni non vaccinati, termina la “tolleranza” e potranno ricevere le prime sanzioni da 100 euro. Sono alcuni degli step previsti dal piano del governo che ieri però si è arricchito di un’ulteriore novità: fino al 10 febbraio sarà ancora obbligatorio utilizzare le mascherine all’aperto, le discoteche rimarranno chiuse e saranno vietati i concerti e le feste all’aperto.

Questo quanto deciso nel primo Consiglio dei ministri dopo la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale: una linea soft, una mini proroga in attesa di un graduale allentamento delle restrizioni.

Occorre allora ricapitolare. Per gradi.

Cosa succede da oggi

Innanzitutto, le misure che diventano effettive da oggi. Il Green Pass di base o rinforzato sarà necessario per pagare un bollettino o entrare in un ufficio. Ma anche per accedere nei negozi di abbigliamento, nelle librerie, nei negozi di giocattoli per bambini o dal tabaccaio. E allora ci si prepara anche nella nostra Regione ad affrontare questa novità: anche in Puglia istituti bancari e uffici postali hanno già ricevuto dalle sedi centrali indicazioni operative per garantire l’applicazione delle nuove regole e la verifica dei Green Pass dei clienti.

Dalla lista resta esclusa una serie di attività ed esercizi con beni considerati essenziali. Sarà quindi ancora possibile usufruire dei seguenti servizi senza il certificato: nei supermercati «per l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali» chiariscono le Faq del governo, nelle farmacie e negli studi medici o veterinari, nelle caserme e negli uffici giudiziari per attività indifferibili quali le denunce. Altro passaggio fondamentale effettivo da oggi: gli over 50 che non si sono sottoposti all’obbligo vaccinale, che non sono esenti né sono guariti di recente, potranno ricevere una sanzione di 100 euro.

Le possibili sanzioni

Come funziona? Sarà il ministero della Salute, attraverso l’Agenzia delle entrate, a multare gli inadempienti che avranno 10 giorni di tempo dalla ricezione dell’avviso di avvio del provvedimento per comunicare alla Asl eventuali certificati che attestino l’esenzione. Altrimenti l’Agenzia delle entrate trasmetterà entro 180 giorni “un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo”: i proventi delle sanzioni confluiranno nel Fondo delle emergenze nazionali.

Rischio di sanzione che nell’ultima settimana ha già spinto più di 31mila pugliesi a vaccinarsi con la prima dose. Da oggi l’obbligo vaccinale sarà anche per il personale universitario, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori. Ed è bene ricordare che la durata del certificato verde, per chi ha due sole dosi di vaccino, sarà di 6 mesi e non più di 9.

Mascherine e discoteche

La seconda tappa fissata ieri dal Cdm riguarda in primis le mascherine: come detto, fino al 10 febbraio saranno ancora obbligatorie ovunque all’aperto. Compresa la zona bianca. Devono attendere tempi migliori anche le discoteche ma chissà che, con l’allentamento della morsa del Covid, fra qualche giorno non potranno esserci novità “aperturiste”.

Chiudiamo, infine, con quella che può essere cadenzata come la terza tappa disegnata dall’Esecutivo. In questo caso, da cerchiare in rosso c’è la data del 15 febbraio: i lavoratori dipendenti pubblici e privati (compresi i volontari) con più di 50 anni per accedere al luogo di lavoro dovranno mostrare il Green Pass rafforzato. Cioè, semplificando, non sarà più sufficiente il tampone mentre sarà accettato un certificato di guarigione dal Covid. I datori di lavoro devono controllare il possesso della certificazione rafforzata, pena una sanzione da 600 a 1.500 euro irrogata dal prefetto. I lavoratori che non presenteranno la certificazione verranno considerati assenti ingiustificati e sarà sospeso loro lo stipendio e qualsiasi altro compenso o emolumento, ma conserveranno il posto di lavoro e non saranno sottoposti a conseguenze disciplinari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA