L'intervista/Green pass e trasporti: «Pronti ai controlli anche sui documenti per impedire i falsi». Parla il prefetto di Taranto

L'intervista/Green pass e trasporti: «Pronti ai controlli anche sui documenti per impedire i falsi». Parla il prefetto di Taranto
di Paola ANCORA
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Sabato 27 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Novembre, 12:25

Una maggiore presenza di forza dell'ordine sugli autobus e alle fermate dei mezzi di trasporto pubblico locale; il coinvolgimento della Polizia ferroviaria per garantire verifiche sui passeggeri dei treni e nelle stazioni e poi controlli sulle attività di ristorazione e ricettive perché l'accesso agli spazi al chiuso sia garantito solo ai vaccinati e ai guariti, che godranno del Green pass rafforzato. Demetrio Martino, prefetto di Taranto, ha già in mente il piano da portare avanti «per ottemperare pienamente all'ultimo provvedimento legislativo», ovvero il decreto approvato dal Governo Draghi mercoledì scorso e che contiene le regole per affrontare la quarta ondata e che prevede due novità principali: la certificazione verde “super” per chi ha ricevuto il vaccino o è guarito dal Covid, certificazione valida per spettacoli, teatri, palestre e attività di svago in genere e – seconda novità importante - l’introduzione dell’obbligo di green pass base, quindi ottenuto effettuando un tampone con esito negativo, per i mezzi di trasporto pubblico.

Prefetto, dall'entrata in vigore del decreto, il 6 dicembre, avrete tre giorni per convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza e cinque per predisporre un piano d'azione sui controlli. Come pensa di agire?

«Abbiamo affrontato il tema in una riunione con le forze di Polizia già giovedì scorso, individuando le linee lungo le quali svilupperemo il piano operativo.

Abbiamo innanzitutto redatto una scaletta di priorità, i settori ai quali dovremo rivolgere particolare attenzione durante i giorni feriali e nei week end. Cercheremo di svolgere i controlli a campione previsti nel provvedimento nel miglior modo possibile, tenuto conto delle risorse disponibili e delle attività altre nelle quali sono impegnate le forze di polizia».

Quali settori avranno prioritariamente la vostra attenzione?

«Quelli nei quali una violazione delle regole comporta più elevati rischi di espansione del contagio, per esempio i mezzi pubblici per utilizzare i quali sarà obbligatorio avere con sé il pass base, ottenuto sottoponendosi a un tampone. Questa prima impostazione del piano dei controlli – che sarà poi sottoposta al Comitato allargato al Comune, alla Provincia e ai settori speciali delle forze di polizia – prevede verifiche specifiche sugli autobus, che naturalmente non dovranno essere bloccati: nella continuità del servizio, effettueremo i controlli all'interno dei mezzi, dunque durante le corse, e all'uscita, in corrispondenza delle fermate. È più rischioso l'ambiente del bus che non quello, per esempio, di una palestra che dispone di spazi più ampi».

Ha fatto cenno alle risorse che avete a disposizione: non sono molte. Avete sollevato il problema con la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese?

«La situazione degli organici delle forze di polizia è ben conosciuta».

E come pensate di fare? Non si rischia di essere poco presenti e poco incisivi?

«Cercheremo di calare questa nuova attività in quelle ordinarie di presidio del territorio, ottimizzando l'esistente. Anche qui lavoreremo per priorità: se in concomitanza con i controlli dovesse esserci un'emergenza, le daremo la precedenza. Godremo anche dell'ausilio delle Polizia locali e, va ricordato, non partiamo da zero. Sappiamo come agire e sono anche convinto si debba far leva sul senso di responsabilità dei cittadini, che finora è stato molto forte. Nel Tarantino, le violazioni alle norme non hanno mai superato il 5%».

C'è stato, tuttavia, un generale allentamento dell'attenzione nelle ultime settimane: ai clienti seduti ai tavoli di bar e ristoranti non sempre viene richiesto il Green pass. Le segnalazioni sono state numerosissime.

«Sono fra le attività che saranno controllate, ma ripeto: sono fiducioso».

C'è anche un problema di pass falsi, problema che potrebbe acuirsi ora che le regole sono diventate più stringenti .

«Sì, è un problema serio che altrove ha portato all'apertura di inchieste giudiziarie. Per questo non verificheremo solo il green pass, ma anche i documenti di identità, così da scongiurare qualunque tentativo di mercimonio».

Prefetto, esiste il rischio di tensioni sociali anche qui in Puglia?

«è innegabile che queste nuove limitazioni potranno provocare qualche tensione, ma credo che le proteste No Vax stiano diventando battaglie di retroguardia. Siamo in emergenza: il principio di massima precauzione va rispettato. Magari non è perfetto, ma nessuno può dimenticare che in gioco c'è il principale diritto di ogni essere umano: quello alla salute».

Ha fatto la terza dose di vaccino?

«Non ho ancora maturato il requisito dei cinque mesi dall'ultima dose, ma la farò certamente. Anche prima che diventi obbligatorio, dal 15 dicembre, insieme al personale della prefettura, alle forze di polizia e ai vigili del fuoco. È nostro dovere».

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