Fine della didattica a distanza, si torna in classe con il green pass. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri le nuove misure che riguardano in modo particolare la scuola e i trasporti. Ha vinto la linea dura: obbligo del certificato verde per docenti, personale della scuola e, novità, anche per gli studenti universitari.
Le regole
Mentre per quanto riguarda i trasporti, dal primo settembre il certificato verde (che serve per attestare la vaccinazione, la guarigione del Covid o l'esito negativo di un tampone) sarà obbligatorio sui mezzi (navi, treni e aerei) a lunga percorrenza, con capienza all'80% dei posti disponibili. Queste le decisioni del governo incluse nel nuovo decreto, emerse dopo una lunga giornata di discussione, iniziata con la cabina di regia e proseguita nel Consiglio dei ministri. Il provvedimento è stato «approvato all'unanimità», come spiegato dal ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa, e «punta ancora in maniera molto forte sullo strumento del green pass per gestire questa nuova fase epidemica».
Oggi, intanto, scatta il green pass per accedere a ristoranti al chiuso, palestre, piscine e musei, ma la data del 6 agosto, come promesso dal governo, è solo la prima tappa della road map che renderà sempre più stringente l'uso del certificato verde. Il pass serve, quindi, anche in zona bianca per accedere a tutti i luoghi dove si rischia l'assembramento: bar e ristoranti al chiuso; cinema, teatri e musei; piscine, centri natatori, palestre, centri benessere «anche all'interno delle strutture ricettive»; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centro culturali, centro sociali e ricreativi; sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; sagre, fiere e convegni.
Il museo Mar.Ta di Taranto consiglia di prenotare il biglietto di ingresso almeno cinque minuti prima e in aggiunta al biglietto o al codice di prenotazione, stampati o su proprio smartphone, bisognerà esibire il pass in versione digitale e cartacea.
Tornando all'obbligo per la scuola, introdotto ieri, la scelta è di «assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva» degli studenti, tutte le lezioni si svolgeranno in presenza. Il testo del decreto, di 10 articoli, parte dalla scuola e stabilisce l'obbligo di mascherina (tranne sotto i 6 anni). Regioni e Comuni potranno chiudere istituti e fare lezioni in Dad solo come «deroga per specifiche aree del territorio o singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione» o per casi «eccezionali» di focolai o rischio «particolarmente elevato». Così facendo il governo mette ordine su uno dei fronti più delicati vissuti durante la pandemia: la chiusura delle scuole da parte dei presidenti delle Regioni.
«Al fine di garantire la salute pubblica - si legge nel provvedimento - e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione in presenza del servizio essenziale d'istruzione», dovrà avere ed esibire il certificato. «Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato».
Rispetto alle quarantene, nel summit con le Regioni il ministro della Salute Roberto Speranza ha anche annunciato che la quarantena per i vaccinati con contatti stretti con positivi sarà ridotta a 7 giorni con tampone alla fine del periodo. Resta invece 10 giorni per i non vaccinati.
Dalla scuola ai trasporti. L'uso del certificato verde, dal primo settembre sarà obbligatorio su navi e traghetti interregionali ad esclusione dello Stretto di Messina, sui treni di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, sugli autobus che collegano più di due regioni. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente, ad eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale.
Nella cabina di regia, prima del Cdm, si è parlato pure del settore turistico. Tra le questioni messe quella dei ristoranti e bar degli alberghi. Per andare in hotel il green pass non serve. E, secondo quanto si apprende da fonti governative, i clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Infine, una regola che vale per tutti: l'obbligo di green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del Cts, non possono vaccinarsi.
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