In 38mila over 50 a rischio stipendio: scattano i controlli per il green pass sul posto di lavoro

In 38mila over 50 a rischio stipendio: scattano i controlli per il green pass sul posto di lavoro
di Rita DE BERNART
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Martedì 15 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:22

A casa e senza stipendio. È il rischio, calcolato, che corrono circa 38mila over 50 pugliesi non immunizzati. Da oggi scatta l’obbligo di super green pass al lavoro: i cittadini che abbiano compiuto 50 anni dovranno esibire il certificato verde rafforzato che si ottiene con la vaccinazione o con la guarigione. Obbligo a carico degli over 50 che era stato già introdotto con il decreto legge del 7 gennaio scorso e nello stesso documento era stato fissato anche questo secondo step. 

LE REGOLE
Fino al 15 giugno prossimo, dunque, tutti i lavoratori over 50 dovranno presentare il certificato rafforzato per accedere in uffici, aziende, negozi ed ogni altro tipo di sede lavorativa sia nel settore pubblico che privato. L’obbligo è esteso anche ai liberi professionisti. Una decisione contestata da molti ma che trova le sue ragioni nei report dell’Istituto superiore della sanità secondo cui circa il 98% delle morti causate da Covid è registrato proprio nella popolazione sopra i 50 anni, con un tasso di mortalità 27 volte più alto nei non vaccinati rispetto a chi ha avuto la dose booster. I dipendenti che non si presenteranno al lavoro perché privi di green pass saranno considerati assenti ingiustificati ma “senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro” è specificato nel decreto. E dal quarto giorno, anche non consecutivo, scatterà la sospensione con l’interruzione della retribuzione e della contribuzione ai fini pensionistici. Nel caso in cui invece il dipendente venga sorpreso al lavoro senza green pass la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500. «La vaccinazione, lo abbiamo sempre sostenuto, è uno strumento fondamentale – spiega Antonio Castellucci, segretario generale Cisl Puglia - Per quanto ci riguarda saremmo stati favorevoli anche ad un obbligo senza limiti d’età. Al momento non registriamo situazioni critiche, non ci sono state segnalazioni da parte delle aziende di casi particolari, né ci sono pervenute proteste o richieste particolari dai lavoratori. Abbiamo dal canto nostro messo in campo diverse campagne di sensibilizzazione invitando i lavoratori alla vaccinazione. Ci auguriamo inoltre che in questa fase, in cui comunque la campagna vaccinale in generale procede, che la Regione abbia una certa elasticità verso i lavoratori che dovessero decidere di ricevere il vaccino, facilitando l’accesso agli hub anche oltre orario o senza prenotazione la dove se ne evidenziasse la necessità».

Infine, l’auspicio di Castelucci: «Speriamo che tutti comprendano l’importanza di quella che è l’unica vera arma per combattere questo virus e ripartire. Finora appare tutto tranquilli ma naturalmente i problemi eventualmente ci saranno a partire da oggi. Siamo attenti a quanto accade, sicuramente nei prossimi giorni avremo un quadro più chiaro e se in qualche azienda si dovesse verificare qualche criticità valuteremo come agire». 

I CONTROLLI
Ma a chi spettano i controlli e come dovranno essere svolti? Le aziende hanno a disposizione diversi strumenti per effettuare le verifiche, come già accaduto finora con il green pass base. Per le attività con oltre 50 dipendenti è possibile controllare tramite il sistema Greenpass50+ messo a disposizione dall’Inps; per tutti invece con la App Verifica C-19 o facendosi consegnare il green pass dai lavoratori. Le sanzioni sono previste anche per i datori di lavoro che non controllano: in questo caso le multe andranno dai tra 400 ai 1000 euro. «Da tempo stiamo lavorando su questi temi - commenta Angelo Guarini, direttore Confindustria Brindisi - In linea con Confindustria nazionale abbiamo messo a punto e divulgato tra i nostri associati le linee guida e le modalità operative per mettere in pratica quanto prescritto dalla normativa. Nei giorni scorsi abbiamo inviato una nota ma da tempo lavoriamo, anche in collaborazione con altre associazioni, per divulgare le informazioni. Il processo produttivo di una azienda non può subire rallentamenti e interruzioni perché questo comporta anche gravi perdite economiche. Le incertezze generano inefficienza, più è chiaro il quadro normativo e meglio funzionano le imprese. Al momento tra le aziende associate la situazione sembra sotto controllo, qualora dovessero verificarsi delle criticità, il nostro ufficio sindacale è pronto ad intervenire, supportare e consigliare le aziende per trovare le soluzioni più adeguate». 

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