Gli esperti analizzano la situazione «Recrudescenza dopo le festività»

Gli esperti analizzano la situazione «Recrudescenza dopo le festività»
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 12:53

È in crescita il numero dei pugliesi attualmente positivi ogni 100mila abitanti e resta sopra la media nazionale anche il rapporto tra tamponi effettuati e contagi accertati. Il rapporto settimanale della fondazione Gimbe fotografa una situazione a rischio per la Puglia, la pandemia Covid-19 sta conoscendo una recrudescenza dopo le feste natalizie. Gli esperti se lo aspettavano, più che una terza ondata di contagi quella in corso sembra il proseguimento della seconda che non si è mai spenta realmente.
Nella settimana dal 6 al 12 gennaio in Puglia il rapporto tra tamponi effettuati e numero cittadini positivi si è attestato al 32,8%, un dato inferiore di due punti circa rispetto a quello della settimana precedente, quando era al 34,1%, ma che resta ancora oltre la media italiana, pari al 29,5%. Secondo lo studio, inoltre, sono in crescita i casi attualmente positivi ogni 100mila abitanti, pari a 1.371, mentre la media nazionale è di 944. Non solo: l'incremento percentuale dei casi rispetto a sette giorni prima è dell'8,5%. Infine, dal rapporto emerge che il 41% dei posti letto di area medica è occupato da pazienti Covid, oltre la soglia di allerta del 40% e sopra la media nazionale che è del 37%. Anche nelle terapie intensive, il 37% dei posti letto è occupato da ammalati Covid, la soglia di allerta è del 30%, la media italiana si ferma al 31%.
Anche nel resto d'Italia aumentano i nuovi casi settimanali di Covid, arrivati dal 6 al 12 gennaio a 121.644 rispetto ai 114.132 della settimana precedente. Mentre sul fronte ospedaliero si registra una lieve risalita dei ricoverati con sintomi (23.712 rispetto a 23.395) e delle terapie intensive (2.636 rispetto 2.569). E sono ancora in aumento i decessi settimanali, 3.490 rispetto a 3.300. zIl vaccino non è una soluzione immediata e serve adesso il lockdown», afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Nel dettaglio, dal 6 al 12 gennaio, in Italia, rispetto alla settimana precedente, si registra una crescita del 2,6% delle terapie intensive, del 3,4% dei ricoverati con sintomi, del 5,8% dei decessi e un aumento del 6,6% dei nuovi casi (a fronte di un +9,7% di casi testati).
E che la pandemia stia nuovamente accelerando in Puglia lo si evince da un altro dato: nel primo giorno di attivazione del sistema informatico Giava-Covid per la prenotazione da parte dei medici di famiglia dei tamponi molecolari per i loro assistiti, sono state oltre 300 le richieste. Da lunedì 11 gennaio, infatti, in Puglia è possibile per i medici di base svolgere attività di contact tracing dei casi sospetti o confermati, decidere isolamento o quarantena e prenotare online il tampone molecolare che, successivamente, verrà effettuato dalle Asl. Lunedì scorso sono stati oltre 300 i tamponi prenotati, un afflusso elevato che ha messo in difficoltà persino le Asl, come viene riportato in una circolare inviata dal dirigente del dipartimento Salute della Regione Puglia, Onofrio Mongelli, ai direttori delle aziende sanitarie. Si è rilevato scrive - che dopo l'avvio del nuovo modello organizzativo disposto dall'ordinanza del presidente della Giunta regionale e previsto dal protocollo del 20 novembre 2020, ampiamente noto alle direzioni aziendali, si sono registrate difficoltà organizzative che devono essere immediatamente risolte dalle direzioni sanitarie Asl congiuntamente alle direzioni delle strutture coinvolte (Distretti Socio Sanitari, Sisp, eccetera) al fine di garantire la continuità del servizio agli assistiti. Non sono cominciati, invece, ancora i test rapidi negli studi medici o in strutture messe a disposizione dalle Asl. Dovrebbero partire a breve, ma ad oggi non risulta che siano stati effettuati. L'accordo tra sindacati e Regione Puglia, infatti, prevede che i medici di base facciano diverse attività: presa in carico del paziente con sintomi Covid e prenotazione del tampone molecolare; potranno disporre l'isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena; e devono eseguire i test rapidi.
V.Dam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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