158mila ettari di terra sono andati persi in Puglia nell'ultimo anno, secondo la Coldiretti regionale. Sono 500 gli ettari di campagne cementificate o abbandonate. La superificie agricola utilizzabile si è ridotta sensibilmente, con conseguenze sulla tenuta idrogeologica del territorio e sul deficit produttivo. Il grido d'allarme è stato diffuso oggi, in occasione della giornata mondiale dell'ambiente, istituita dalle Nazioni Unite.
Sos consumo di suolo
«Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo, inoltre, si abbattono - ha aggiunto Coldiretti Puglia - i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire, oltre alla siccità che ogni anno aggrava il rischio desertificazione».
I dati di Coldiretti Puglia
In Puglia, stando ai dati di Coldiretti Puglia, sono 230 i comuni a rischio frane e alluvione che pagano i costi del consumo di suolo, in particolare le quasi 12mila imprese che operano su quei territori. «Il rischio idrogeologico riguarda il 100% dei comuni della Bat, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l'81% dei comuni leccesi. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni». C'è bisogno, secondo Coldiretti Puglia, di lavorare sulle infrastrutture e sull'innovazione a partire dal sistema degli invasi per combattere la siccità.
L'allarme di Legambiente
Anche Legambiente oggi ha lanciato un chiaro segnale al governo Meloni affinché si apra gli occhi di fronte all'emergenza climatica.
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