L'idea della startup pugliese: il gelato nasce dai legumi. Ed è senza lattosio e senza glutine

L'idea della startup pugliese: il gelato nasce dai legumi. Ed è senza lattosio e senza glutine
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Sabato 9 Luglio 2022, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:46

Far nascere un gelato artigianale dalla fermentazione di legumi e cereali. La sfida è della startup innovativa pugliese Celery, di Polignano a Mare, azienda specializzata in nutrizione e sviluppo di soluzioni alimentari avanzate. I fondatori, Domenico Centrone, dottore di ricerca in Ingegneria, e Vito Emanuele Carofiglio, dottore di ricerca in Biologia, hanno brevettato, con il supporto del professor Carlo Giuseppe Rizzello, ordinario di Microbiologia degli Alimenti dell'Università La Sapienza di Roma, un processo innovativo di fermentazione di matrici vegetali, in grado di generare una bevanda gluten, soy, milk e lactose free, senza zuccheri e grassi, in più formati (liquido, polvere, cremoso). Il primo prodotto destinato al mercato è 'Iuppi, per tuttì, un gelato artigianale «realizzato con una base vegetale fermentata di legumi e cereali che dona nuova vita ai legumi garantendo, al contempo, maggiore digeribilità» spiegano.

Un gelato senza latte, lattosio e glutine

Il gelato, privo di latte, lattosio, glutine, sostanze ogm, grassi idrogenati, proteine animali, coloranti, conservanti e aromi artificiali, è adatto ad allergici, intolleranti e vegani.

Verrà realizzato in più gusti e sarà anche a basso impatto ambientale, grazie all'impiego di un packaging composto da carta e cartone certificato PEFC (certificazione che attesta l'utilizzo di carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile) o da bioplastica, interamente biodegradabile e compostabile. Il progetto ha suscitato l'interesse della società Siryo Spa, venture capital nel campo degli investimenti in tecnologie dirompenti nel settore salute dell'uomo e dell'ambiente, dalla quale «a gennaio 2022 abbiamo ottenuto - fanno sapere i due startupper baresi - l'apporto di un primo round finanziario di 2,5 milioni di euro, necessario allo sviluppo della tecnologia e della pipeline di prodotti».

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