Il G20 a Brindisi, cooperazione al centro: «La base brindisina spina dorsale della logistica Onu in tutto il mondo»

Il G20 a Brindisi, cooperazione al centro: «La base brindisina spina dorsale della logistica Onu in tutto il mondo»
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:36

E' il giorno del G20 a Brindisi: dopo le tappe a Bari (leggi l'articolo) e Matera, confronto tra i ministri degli Esteri sul tema dell'assistenza umanitaria, con particolare riferimento al dispiegamento di forze necessario in caso di pandemia, come già accaduto per il Covid-19. (Il programma a Brindisi: leggi)

Di Maio: assicurare accesso umanitario in zone di crisi

«Abbiamo colto l'occasione per reiterare un appello affinché, in tutte le zone di crisi, venga sempre assicurato un pieno e incondizionato accesso umanitario, necessario per portare a buon fine l'impegno sul piano logistico e far pervenire i necessari aiuti umanitari alle popolazioni in stato di bisogno». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all'evento ministeriale sull'assistenza umanitaria alla base Onu di Brindisi, con il direttore esecutivo del Pam, David Beasley. Il titolare della Farnesina e i capi delegazione dello Sviluppo hanno assistito poi alla partenza di un volo umanitario, organizzato con il supporto dell'Ue, dal Centro Servizi globali di Brindisi. «Il volo si svolge in collaborazione con il Pam, alcune Ong italiane e internazionali e la presidenza portoghese dell'Ue, ed è destinato a portare aiuti di primo soccorso in Mozambico. È una iniziativa umanitaria che rappresenta un modello di collaborazione tra Stati, Unione europea, Nazioni Unite e società civile», ha spiegato Di Maio. «Si tratta - ha concluso - di un esempio di quel multilateralismo efficace che è la priorità della presidenza italiana del G20 e che rappresenta lo strumento chiave per affrontare le principali sfide globali». 

Il ministro degli Esteri, postando su Fb la foto del velivolo in partenza, ha poi sottolineato: «L'aereo con a bordo aiuti umanitari è in partenza da Brindisi per una missione in Africa: la risposta congiunta e multilaterale alle crisi umanitarie e sanitarie durante la pandemia è stato il tema chiave della terza giornata della Ministeriale G20 Italy a Brindisi». «La comunità internazionale ha compiuto sforzi enormi per dare risposte tempestive a un'emergenza che ha valicato ogni confine, generando tanta sofferenza. L'Italia da sola non ce l'avrebbe mai fatta. Se oggi stiamo ripartendo è anche grazie alla solidarietà che nei momenti più bui abbiamo ricevuto. Questo è un chiaro esempio di multilateralismo efficace, perché con i nazionalismi e gli egoismi non si va da nessuna parte», prosegue il titolare della Farnesina ribadendo che «le difficoltà si superano rimanendo uniti.

Sempre».

Il ruolo della base brindisina

La base dell'Onu a Brindisi è «la spina dorsale della logistica dell'Onu in tutto il mondo», grazie a cui vengono portati aiuti in più di 170 nazioni. E senza il sostegno, anche finanziario, dell'Italia, tutto questo non sarebbe stato possibile. Lo ha detto il direttore esecutivo del Pam. Beasley ha ricordato il «lungo e fraterno rapporto» tra Pam e Italia, «che ci sostiene a livello economico e di infrastrutture, e da qui a Brindisi parte tutto per dar da mangiare a milioni di persone all'anno, il governo italiano ci sostiene a livello finanziario e infrastrutture», ha sottolineato Beasley, ricordando che l'anno scorso, a causa della pandemia, «siamo stati la più grande aerolinea del mondo, inviando personale, attrezzature e aiuti» in tutto il mondo. Ma la pandemia non è finita e sta «devastando le nazioni a basso reddito. Sono stati travolti», ha avvertito Beasley, chiedendo a tutte le nazioni «maggiore supporto», anzi servono «contributi senza precedenti», è stato il suo appello.

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