Presunta truffa con i treni delle Fse, i legali degli amministratori della società: "Nessun danno erariale"

Presunta truffa con i treni delle Fse, i legali degli amministratori della società: "Nessun danno erariale"
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Martedì 24 Marzo 2015, 18:50

BARI - I vagoni ristrutturati delle Ferrovie Sud Est non sarebbero stati pagati il doppio del loro valore di mercato. Gli amministratori della societa' non avrebbero quindi causato alcun danno erariale. E' la tesi dei difensori di Luigi Fiorillo e Nicola Alfonso, rispettivamente amministratore unico ed ex dirigente tecnico della Srl Ferrovie del Sud-Est e Servizi Automobilistici di Bari, chiamati a dedurre oggi dinanzi alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti sul sequestro di oltre 11 milioni di euro eseguito lo scorso 4 marzo dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Corte dei Conti.

Stando alla magistratura contabile e alle indagini della Gdf coordinate dalla Procura di Bari, gli amministratori Fse tra il 2006 e il 2009 avrebbero acquistato 25 carrozze per 900mila euro da due societa' tedesche, le avrebbero poi vendute per 7 mln di euro ad una societa' polacca, riacquistandole ristrutturate per 22 mln.

Secondo i finanzieri il loro valore era, pero', di 11 milioni. A tanto ammonterebbe, quindi, il danno causato alle casse della societa', corrispondente al sequestro di beni eseguito nei confronti dei due indagati. Circostanza contestata dai difensori degli indagati che oggi hanno discusso la questione dinanzi alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. I legali hanno depositato una consulenza di parte che escluderebbe l'ipotesi di un danno causato alla societa', riservandosi entro la prossima udienza del 28 aprile di depositare ulteriore documentazione difensiva.

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