Frecciarossa, il Salento ha vinto: Lecce capolinea nel 2016

Frecciarossa, il Salento ha vinto: Lecce capolinea nel 2016
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Mercoledì 14 Ottobre 2015, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 08:59
La decisione è stata presa: il Frecciarossa da Milano arriverà fino a Lecce. La grande vittoria per il Salento, che a breve potrà contare sull’alta velocità (anche se non ancora dispiegata a pieno) e sul comfort dei vettori Etr 500, è arrivata dall’incontro di ieri pomeriggio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra il Ministro Graziano Delrio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’amministratore delegato di Fs Michele Elia.



Durante l’incontro è stato deciso di «allargare anche a Lecce il servizio del treno Frecciarossa che dal settembre scorso raggiunge Bari», come hanno spiegato dal Mit al termine del vertice. Annunciati anche i tempi dell’attivazione: «L’estensione sarà resa possibile non appena disponibile un convoglio aggiuntivo e trascorsi i tempi tecnici per l’allestimento del servizio, compresi gli aspetti relativi alla manutenzione necessaria al termine della corsa».



La rivendicazione del territorio (forte delle 30mila firme della petizione avviata da Quotidiano) ha avuto anche il merito di sollecitare una soluzione agli annosi problemi sulla linea adriatica. Il ministero ha infatti confermato gli interventi di velocizzazione, già in corso, che consentiranno risparmio di tempo non solo alla coppia di treni Frecciarossa ma anche per i 18 treni Frecciabianca in servizio, per cui si lavorerà inoltre a una rimodulazione dell'offerta in modo da ottenere tempi di percorrenza più rapidi.



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di Alessandra LUPO



È stata dura ma alla fine le ragioni del territorio hanno prevalso su quelle di mercato e il Frecciarossa da Milano potrà avere come capolinea Lecce, permettendo così di collegare in maniera più comoda e veloce il Salento al resto d’Italia.



Si tratta di una vittoria decisamente partecipata per il Salento e non solo, fatta di una mobilitazione sana e trasversale, che ha visto fianco a fianco istituzioni, cittadini, il mondo della politica e la società civile. Istanze aggregate nella campagna avviata da Quotidiano, con una petizione online e nei vari locali ed esercizi pubblici che ha raggiunto quota 30mila firme ma anche con l’impegno giornaliero a non lasciar cadere l’attenzione sulla vicenda, diventata una battaglia simbolo del desiderio di rivalsa di un territorio, appoggiata a livello politico da una potente azione parlamentare e delle istituzioni locali.



Per ora si tratta solo della linea adriatica ma il risultato non è da poco, visto che la dorsale è storicamente la strada maestra per collegare il Sud al Nord Italia. E viceversa.



Il confronto di ieri al ministero, frutto di una promessa strappata dalla Puglia al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti durante la Fiera del Levante, e poi atteso per oltre un mese, è servito a sciogliere un nodo ritenuto tutto politico sul braccio di ferro tra le richieste del territorio salentino, rappresentato a Roma dal governatore Michele Emiliano, e la decisione di Fs e Trenitalia di fermare il servizio a Bari, dove lo scorso 20 settembre è stato riattivato dopo sette anni di attesa.



Lo spostamento del capolinea avverrà in tempi brevi. Dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), al termine del vertice, hanno infatti anticipato che «l’estensione sarà resa possibile non appena disponibile un convoglio aggiuntivo e trascorsi i tempi tecnici per l’allestimento del servizio, compresi gli aspetti relativi alla manutenzione necessaria al termine della corsa». I convogli e la manutenzione erano infatti tra i motivi per cui Trenitalia preferiva la tratta più breve fino a Bari.



Per arrivare agevolmente a Lecce, infatti, sarà impiegata un’altra coppia di Etr500 che dovrà essere reperita altrove. Ovvero da altre tratte ritenute “più profittevoli”. Ed è proprio questo il motivo per cui l’Ad di Trenitalia Vincenzo Soprano aveva posto il veto, ritenendolo un danno economico per l’azienda. L’aggiunta dei treni risolve anche la questione degli orari dei macchinisti, che non dovranno fare andata e ritorno. Quanto poi alla manutenzione - altro passaggio problematico secondo l’azienda - il cambio dell’orario potrebbe consentire di effettuarla a Lecce, con una ricaduta anche lavorativa che i sindacati nei giorni scorsi avevano colto. Oggi, infatti, il treno effettua durante la pausa a Bari tra le 14.20 e le 16.20 solo servizio di pulizia, rimandando il resto al rientro a Milano, dove viene messo a “dormire”. Sia chiaro, nonostante la decisione presa Trenitalia ed Fs ritengono il collegamento in perdita.



«Essendo la tratta a oggi non remunerativa a mercato - spiega ancora il ministero -, si è convenuto di inserire questa sperimentazione all’interno del rinnovo del contratto di servizio ferroviario di lunga percorrenza». Un contratto già in fase di rinnovo, visto che al momento Trenitalia lavora in regime di proroga dei contratti scaduti a dicembre del 2014.

Al termine dell’incontro si è detto soddisfatto anche il numero uno di Ferrovie dello Stato Michele Elia che di fatto, incassata dal governo un’indicazione politica chiara, non deve più preoccuparsi di giustificare le eventuali spese aggiuntive per un treno considerato pressoché superfluo dall’azienda ma estremamente importante dal territorio, stanco di subire valutazioni e decisioni calate dall’alto. Ma anche convinto che i viaggiatori alla fine ci saranno e non solo quelli in arrivo dal settore turistico.



Anche la Regione - che in questa battaglia ha giocato un ruolo chiave - ha promesso che farà la sua parte impegnandosi a promuovere il più possibile l’uso del treno, una strategia che di certo non avrà difficoltà a sposare le politiche turistiche in piedi e quelle in via di rimodulazione.

«Il Frecciarossa partirà da Lecce prima dell’inizio dell’estate. La lunga e laboriosa trattativa con il ministro Delrio ha dato il risultato che tutti i pugliesi si aspettavano - ha commentato il presidente Emiliano - Per l’inizio del servizio occorrerà adeguare la linea, come già sapevamo, e aspettare l’allestimento di un secondo convoglio per consentire alla linea di rispettare gli orari previsti. Il tutto è stato possibile grazie all’azione del governo che si è impegnato a ripianare le eventuali perdite del prolungamento sino a Lecce».



«Ciò significa - prosegue il governatore - che ho dovuto prendere a mia volta l’impegno a nome di tutti i pugliesi a promuovere l’utilizzo da parte dei viaggiatori di questo treno in modo da garantirne l’esercizio. Voglio dunque ringraziare il ministro Delrio per la sensibilità mostrata nei confronti del Salento, della Puglia e di tutto il Mezzogiorno. Se abbiamo colto questo risultato il merito è di tutti coloro che hanno mostrato unità di intenti e grande attenzione verso il territorio che li ha espressi. In questo momento il mio pensiero va alle migliaia e migliaia di cittadini che si sono mobilitati in favore della partenza del Frecciarossa da Lecce. Il loro impegno e la loro partecipazione sono stati decisivi per cogliere questo importante risultato».
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