Spettacolo in crisi e pandemia in corso, arrivano i bonus: la Puglia stanzia 4 milioni di euro per i lavoratori

Spettacolo in crisi e pandemia in corso, arrivano i bonus: la Puglia stanzia 4 milioni di euro per i lavoratori
Spettacolo in crisi e pandemia in corso, arrivano i bonus: ​la Puglia stanzia 4 milioni di euro per i lavoratori
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Mercoledì 28 Aprile 2021, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 19:06

Un plafond da 4 milioni di euro per contrastare la perdurante crisi del mondo dello spettacolo a causa dell'emergenza Covid.

«Grazie all'impegno congiunto delle strutture regionali Cultura e Lavoro, sarà in pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di domani, il nuovo Avviso Start 2021 per la realizzazione di interventi di sostegno al lavoro autonomo nel settore spettacolo». Lo comunicano in una nota congiunta l'assessore al Lavoro Sebastiano Leo, e l'assessore alla Cultura Massimo Bray.

Cosa prevede l'avviso

 

L'avviso prevede un bonus nella forma di una sovvenzione una tantum, pari a 2.000 euro, destinato a tutti i lavoratori dello spettacolo titolari di contratto di lavoro autonomo occasionale o coordinato e continuativo, ma anche ai titolari di partita Iva, purché non di natura commerciale d'impresa, e con codice di attività economica riconducibile al settore dello spettacolo, danneggiati dall'emergenza Covid.

La dotazione finanziaria stanziata è di 4 milioni di euro, per una platea potenziale di circa 2.000 unità. «Con la pubblicazione del bando abbiamo dato pieno seguito e attuazione alla deliberazione della giunta regionale di febbraio che - su indicazione del sottoscritto e dell'assessore alla Cultura Massimo Bray - aveva assunto questo importante impegno», commenta Leo.

«Il settore dello spettacolo dal vivo - prosegue Bray - è tra quelli più duramente colpiti dalle ripercussioni della pandemia.

A questo mondo vogliamo mandare un segnale forte, perché siamo convinti che è anche da lì che dobbiamo ripartire».

«Come è noto - conclude Bray - sono stati proprio gli operatori impegnati in questo ambito produttivo a serrare per primi le porte delle proprie attività e, nella nostra regione, sono ancora in attesa di rivederle aperte, e, nel caso specifico degli artisti, non hanno mai fermato il proprio lavoro, purtroppo spesso non remunerato, che riguarda tutte le fasi precedenti alla messa in scena».

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