L'abbraccio di Maglie a Fitto. Il ministro: «Quanti ricordi, grande emozione». Dal Pnrr alle bollette: «Ora i primi provvedimenti»

L'abbraccio di Maglie a Fitto. Il ministro: «Quanti ricordi, grande emozione». Dal Pnrr alle bollette: «Ora i primi provvedimenti»
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Sabato 5 Novembre 2022, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 18:57

L'abbraccio della "sua" Maglie, per la prima uscita ufficiale da ministro in Puglia. Un sabato speciale, di festa per Raffaele Fitto: il Consiglio comunale della città salentina ha voluto dedicare al ministro degli Affari europei (con delega anche al Pnrr e alla Coesione territoriale) una seduta straordinaria dell'assise. Una testimonianza di vicinanza e affetto bipartisan, sfociata nell'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno di augurio all'ex eurodeputato. Una giornata sul filo dei ricordi: «Entrare in quest'aula consiliare, dedicata a mio padre, dove io ho mosso i primi passi da consigliere comunale è stato come riavvolgere il nastro della mia vita politica e personale. Una grande emozione», ha detto Fitto. Al ministro è stata anche donata una riproduzione del Municipio di Maglie. La seduta è stata aperta dalle parole della presidente dell'Assemblea, Annarita Corrado, e del sindaco Ernesto Toma. A seguire gli interventi dei capigruppo di maggioranza e opposizione e, dal pubblico, del senatore Giorgio De Giuseppe, altra figura di spicco della politica pugliese e di Maglie.

Le parole e l'emozione di Fitto

Dopo aver ricordato, con non poca emozione, gli anni della formazione politica a Maglie e il bagaglio di esperienza maturata (insistendo su quei valori guida più volte elencati: «competenza, abnegazione, studio, sacrificio, approfondimento, determinazione»), Fitto si è riallacciato all'attuale, impegnativa sfida: «La responsabilità attribuita è pesante. Conosco il merito delle questioni e sono consapevole delle difficoltà. Per questo ho ringraziato sinceramente Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica, che ha condiviso la scelta: è evidente che in queste deleghe c'è una chiave di volta importante per il futuro del Paese. Il tema del rapporto con l'Europa e dell'utilizzo delle risorse è una grande potenzialità da sempre, ma anche un limite alla luce della capacità di spesa insufficiente o inefficace». Legge di Bilancio, contenimento dei costi energetici, ricognizione del Pnrr e dei fondi europei sono le priorità, e sugli ultimi due punti - che passano direttamente dal ministero di Fitto - il metodo è chiaro: «Ho deciso di non iniziare con programmi, dichiarazioni, slogan per evitare di smentirmi tra qualche mese.

Prima occorre capire le cose come stanno e avere elementi precisi di riferimento, e avviare il dialogo con i ministeri e con Regioni ed enti locali, nel quale credo molto». 

I primi passi in Ue

Giovedì Fitto ha accompagnato Meloni nella missione in Ue: incontri con le massime istituzioni europee. «Sono stato molto contento quando Meloni ha scelto di compiere il primo viaggio istituzionale a Bruxelles, un segnale chiaro, un messaggio forte e la volontà di cooperazione», che non cozza contro il desiderio di «tutelare l'interesse nazionale», due istanze perfettamente complementari secondo il ministro. Ora però va aperta una «riflessione» sul Pnrr, essendo cambiati gli scenari: insomma, ci vuole una rimodulazione. «Il premier Meloni ha ribadito in più di una circostanza che una delle questioni che affrontiamo quando parliamo del Pnrr è quella delle opere pubbliche. Su 232 miliardi complessivi del Piano 120 sono di opere pubbliche, quindi è evidente che se c'è un aumento del costo delle materie prime del 30-35% bisogna trovare una soluzione. Non ci vuole uno scienziato per comprendere che quei 120 miliardi non stanno più in quei numeri e che hanno bisogno di una revisione». «È partito un dialogo positivo e costruttivo con la commissione europea e che dobbiamo proseguire». 

Il nodo energia

«Dobbiamo dare una risposta urgente alla grave crisi energetica, già ieri sera abbiamo tenuto un Consiglio dei ministri importante e la settimana prossima ci saranno i primi provvedimenti per alleviare i problemi delle famiglie e delle imprese sul terreno del costo delle bollette energetiche», ha spiegato Fitto. «C'è l'esigenza di rimettere in moto l'economia - ha proseguito - non è un momento semplice, arriviamo al governo in un momento molto difficile, ma sono convinto che la determinazione e la competenza del primo ministro Meloni e la volontà e la voglia dell'intera maggioranza rappresentino un segnale importante per dare risultati».

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