«L'ordinanza firmata questa mattina da Emiliano è la conferma per iscritto, ove ce ne fosse bisogno, di quanto sosteniamo: i troppi no, compresi quelli di Emiliano, hanno portato all'ennesima emergenza rifiuti e all'ennesima toppa, un'ordinanza "contingibile e urgente per fronteggiare le criticità nella gestione dei rifiuti urbani"».
Il copresidente del gruppo dei Conservatori Europei (ECR-Fratelli d'Italia) Raffaele Fitto non le manda a dire in merito alla riapertura di una discarica nel Barese per scongiurare una emergenza. La discarica in questione era infatti stata chiusa perché - secondo la società che la gestisce - il sito è ormai saturo a causa dell'avaria del vicino termovalorizzatore.
«Così il ciclo non si chiude»
«Non avere i termovalorizzatori in Puglia - dice Fitto - dimostra chiaramente che il ciclo dei rifiuti non solo non è chiuso ma è destinato a creare grossi problemi ai sindaci pugliesi. Un fallimento non solo per i due termovalorizzatori revocati e quindi non realizzati, ma perché in 16 anni nulla è stato realizzato. Nessun impianto e quindi continuiamo a portare i rifiuti fuori regione con costi che hanno un danneggiato finale: il cittadino che paga una delle Tari più alte in Italia.