Fitto lancia la corrente dei Ricostruttori: «Stiamo e saremo in Forza Italia, ma l'ultimo anno del partito è stato imbarazzante»

Fitto lancia la corrente dei Ricostruttori: «Stiamo e saremo in Forza Italia, ma l'ultimo anno del partito è stato imbarazzante»
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Sabato 21 Febbraio 2015, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 19:20

ROMA - È stato il giorno dei “Ricostruttori”. Si è svolta dalle 16 all’auditorium Massimo di Roma la convention voluta da Raffaele Fitto che ha raccolto quanti, nel partito, si identificano nella posizione dell’europarlamentare salentino ormai in aperto contrasto con Silvio Berlusconi. Un’indicazione su tutte: tante bandiere forziste perché, come ha ricordato lo stesso Fitto, «noi restiamo in Forza Italia».

«Noi stavamo, stiamo e staremo in Forza Italia.

Bisogna tornare a parlare di contenuti», ha spiegato l'europarlamentare salentino soffermandosi anche sulla contromanifestazione organizzata in Lombardia dai dirigenti azzurri: «È un fatto positivo, vuol dire che abbiamo centrato il risultato», sostiene. «Questa manifestazione non è contro nessuno ma è per guardare avanti», ha aggiunto sul palco della convention prima di presentare l'inno italiano accompagnato da un serie di immagini che hanno ricordato la vicenda dei due marò.

Questi alcuni passaggi significativi di Fitto che ha definito «imbarazzante» l'ultimo anno di Forza Italia, soprattutto rispetto al dibattito delle riforme. «In un anno di governo Renzi ho letto un numero di dichiarazioni contro il premier minore a quello delle dichiarazioni lette in un giorno contro chi aveva il coraggio di dire le cose come stavano. L'unico atto nel partito è stato commissariare la Puglia in Fi. Tutto ciò non può passare sotto silenzio. Renzi ci ha mollato e noi lo dicevamo da mesi. Solo che, quando Renzi ci ha lasciato, è accaduto che se la sono presa con noi. Noi abbiamo avuto un grande torto, quello di avere ragione».

Storace alla convention - Anche il leader de "La Destra", Francesco Storace era presente alla convention dei Ricostruttori di Fitto. Perché sono qui? «Perché sono sicuro che da Fitto non trovo Renzi», spiega ai cronisti, con una battuta. Presenti, inoltre, tutti i senatori e deputati dell'area fittiana, oltre a decine di dirigenti azzurri provenienti da Puglia, Campania, Calabria, Toscana e Veneto. «La ricostruzione parte da Fitto, parte da noi», sottolinea il senatore Fi Ciro Falanga.

Toti va giù duro - «Non sono accettabili lezioni su come vincere da chi in questi anni ha perso tutto quel che si poteva perdere. Regione, capoluogo... E in una terra tendenzialmente di centro-destra». Lo scrive sulla propria pagina Facebook Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia. «Non sono accettabili - prosegue Toti - lezioni sul rinnovamento della politica da chi nella sua regione non ha mai rinnovato nulla e da chi, occupando poltrone da decenni, ha fatto della politica un mestiere. Chi oggi proclama di voler cambiare tutto, magari lo fa per non cambiare nulla e salvare se stesso e qualche amico. Non vorrei - conclude - che dopo un anno di gufi, tanto cari a Renzi, si aprisse un anno all'insegna di una nuova bestiola: Il Gattopardo (rileggere quel romanzo fa sempre bene!)».

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