Emiliano: «Contagio elevato, pericolo terza ondata. Preferibile la zona arancione». Intanto sulla scuola il Tar gli dà ragione: respinto il ricorso Codacons

Emiliano: «Contagio elevato, pericolo terza ondata. Preferibile la zona arancione». Intanto sulla scuola il Tar gli dà ragione: respinto il ricorso Codacons
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Martedì 12 Gennaio 2021, 13:49 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 13:03

«In Puglia il contagio è stabile, non cresce ed è elevato. Quindi, basta un nulla per riaccendere e ripartire verso la terza ondata». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo questa mattina alla trasmissione 'Start' di SkyTg24. 

 «La Puglia è in zona gialla, ma io avrei preferito zona arancione perché se parte terza ondata con la variante inglese noi rischiamo di andare nuovamente in crisi, nonostante abbiamo quadruplicato la struttura ospedaliera. Anche perché ad un certo numero di contagiati corrisponde un certo numero di morti, è una questione matematica al di là dei posti letto». Lo ha aggiunto lo stesso Emiliano nel corso della trasmissione. «Non è deciso - ha spiegato - ma è probabile l'inserimento del criterio» che farebbe scattare in automatico la zona rossa in quelle Regioni in cui si registrano, nel corso della settimana, 250 contagi ogni 100mila abitanti. «Gli indici oggettivi - ha rilevato il governatore - sono utili in questo momento».

Quanto al coinvolgimento della scuola nei meccanismi di tutela o di trasmissione del virus (in Puglia l'ordinanza di Emiliano che dispone la didattica a distanza per tutti, con presenza in classe a richiesta per Elementari e Medie, scade venerdì prossimo, 15 gennaio), per il governatore pugliese «i contagi salgono non per colpa della scuola ma perché si mettono in moto milioni di persone. L'ideologia sulla didattica in presenza come se fuori non ci fosse quello che c'è mi pare eccessivo». La didattica in presenza, ha aggiunto, «è preferibile , ma la didattica a distanza è l'alternativa alla chiusura totale, un sistema che va utilizzato con intelligenza. Il genitore deve avere la possibilità di decidere se correre il rischio di contagio in famiglia, oppure teneri propri figli a casa».

Ieri giornata di mobilitazione su tutti i fronti, nel mondo della scuola, anche su quello degli insegnanti.«I sacrifici che stanno facendo i docenti sono enormi - ha concluso Emiliano - ma voglio dire loro che devono fare quello che possono in questa fase.

In questa fase della pandemia non possiamo pretendere che la didattica sia perfetta». 

IL RICORSO DEI GENITORI E LA DECISIONE DEL TAR: «LIMITATA LA VIGENZA DELL'ORDINANZA
Il Tar Puglia ha rigettato la richiesta di sospensione, fatta dal Codacons Lecce, dell'ordinanza con la quale la Regione il 5 gennaio scorso ha disposto la didattica digitale integrata per tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione dei servizi per l'infanzia e salvo richiesta esplicita della frequenza in presenza da parte delle famiglie per gli alunni del primo ciclo. Il ricorso è stato presentato dal Codacons, rappresentato dall'avvocato Luisa Carpentieri, e da otto genitori di studenti pugliesi. Nel decreto del presidente Orazio Ciliberti è spiegato che «il riconoscimento di tale opzione sia sufficiente a garantire per i minori di 14 anni la didattica in presenza alle famiglie che lo richiedano per i propri figli, mentre per gli adolescenti di età superiore ai 14 anni la didattica a distanza e quella integrata parrebbero più agevolmente praticabili, data la maggiore dimestichezza di quegli adolescenti con i mezzi telematici e la migliore organizzazione delle scuole superiori nel somministrare lezioni on line». Secondo il Tribunale amministrativo, quindi, «non sussiste un danno grave e irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio in via di urgenza, anche in considerazione del breve periodo di vigenza» dell'ordinanza, che scade il 15 gennaio. L'udienza di merito è fissata al 3 febbraio.

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