Emiliano attacca Fitto: «Spera che le cose vadano male». La replica di FdI: «Non sa spendere i fondi e cerca visibilità»

Intanto al decreto del ministro sulla nuova governance del Pnrr arriva l'ok di Regioni e Comuni

Emiliano attacca Fitto: «Spera che le cose vadano male». La replica di FdI: «Non sa spendere i fondi e cerca visibilità»
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Giovedì 9 Marzo 2023, 12:56

Mentre il ministro per gli Affari Europei e per il Pnrr Raffaele Fitto incassa in Conferenza unificata il parere positivo sul decreto legge relativo al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr (Pnc), e per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune, è polemica a distanza tra il rappresentante del governo e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che attacca il ministro: «Spera che le cose vadano male, per poi poter dire: “Vengo a salvarvi”. Sto provando senza successo a collaborare con lui per lo sblocco dei finanziamenti che servono alla Regione».
È stato lo stesso Fitto, in una nota diffusa ieri pomeriggio, ad annunciare il parere positivo della Conferenza unificata al Decreto Legge 24 febbraio 2023, numero 13 recante “disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di riprese e resilienza e del Pnc, nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”. Fitto ha espresso la propria soddisfazione per aver ottenuto il parere positivo di Regioni, Provincie e Comuni su un tema di grande rilevanza, e sul quale in questi mesi è stato svolto un lavoro di continua e proficua collaborazione e confronti tra governo ed enti locale.
«Collaborazione e confronto che - ha detto Fitto - sicuramente non mancheranno anche nelle prossime settimane durante i lavori parlamentari, dove il Governo sarà pronto ad accogliere emendamenti migliorativi del testo al fine di mettere in campo tutta una serie di azioni con lo scopo di favorire un’accelerazione e una miglioramento della qualità della spesa dei fondi sia del Pnrr che della politica di coesione». 

L'attacco frontale di Emiliano: «Fitto spera che tutto vada male»


Ma nelle stesse ore un attacco al ministro, proprio sulla questione risorse, è giunto dal governatore Emiliano: «Spesso l’opposizione - ha detto - è il modello Fitto. Il ministro spera che tutto vada male, per poi poter dire: “Son qui, vi vengo a salvare”. Il problema è che vent’anni fa i pugliesi gli avevano detto che di lui non ci fosse bisogno, e forse invece bisognerebbe adottare un metodo per fare l’opposizione, che è quello di collaborare. Io per esempio sto provando a farlo, per cercare di fargli sbloccare tutti i finanziamenti che servono alla Regione Puglia. Gliel’ho detto in maniera garbata, ho visto che il governatore della Campania Vincenzo De Luca lo ha chiamato addirittura “traditore del Sud”, e non sono stato ovviamente io a spingerlo, perché sta bloccando i finanziamenti di tutte le Regioni del Mezzogiorno, che non riescono a cofinanziare neanche i fondi europei. È evidente - conclude Emiliano - che questo modello di opposizione qui in Puglia dove noi governiamo, è un modello che non produce nulla, che come si suol dire “non fa nascere bambini”, nel senso che anziché fare proposte migliorative, ci si limita a sperare che i medici si licenzino, che qualcuno vada via, per poter dire che la colpa è del proprio avversario politico».

La replica di Fratelli d'Italia: cerca solo visibilità


Ma una controreplica a Emiliano arriva dal gruppo consiliare regionale di Fratelli d'Italia: «Emiliano preferisce buttarla in rissa per due motivi che ormai sono noti anche ai pugliesi. Il primo è l’io smisurato che lo porta a cercare i riflettori delle tv e i titoloni dei giornali soprattutto ora che con il nuovo segretario nazionale del Pd potrebbe veder svaniti i sogni di gloria… per questo cerca una visibilità nazionale per esistere.

Il secondo è che attaccando il governo Meloni, e soprattutto il ministro Fitto, spera di nascondere il suo fallimento per la spesa dei finanziamenti nella programmazione precedente 2014/2020. Far credere ai pugliesi che ci sia a Roma il cattivo di turno che non dà i soldi alla Puglia serve a nascondere la verità: è lui che non è stato capace di spendere quelli che ha avuto e ammettere che quelli che ha speso sono serviti solo a scopo elettorale, per accrescere il consenso. Sono anni, infatti, che assistiamo all’elargizione di risorse a pioggia che non hanno portato nessun beneficio alla Puglia. Se non fosse così, se stessimo dicendo il falso, sfidiamo il presidente Emiliano a venire in aula a confutare i dati che abbiamo dato persino in una conferenza stampa senza che nessuno ci abbia smentito nel merito. Venga in Consiglio e spiegare perché non ha utilizzato i fondi europei, poi potrà parlare del futuro. La nostra richiesta di audizione in commissione giace negli uffici da 20 giorni. Emiliano smentisca pubblicamente e nella sede Istituzionale la relazione del governo basata anche sui dati della Corte dei conti. Ma siamo certi che lui non lo farà perché non è in grado di farlo».

Il vertice con i sindaci


Fitto intanto sarà presente presso la sede Anci di Roma alla riunione con tutti i sindaci delle grandi città per parlare proprio di Pnrr, finanza locale e assetto istituzionale delle Città metropolitane. 
Insieme al presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro e al coordinatore delle Città metropolitane dell’Anci e sindaco di Firenze, Dario Nardella, parteciperanno, in presenza, i sindaci di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Venezia Luigi Brugnaro, di Bologna Matteo Lepore, di Cagliari Paolo Truzzu, di Genova Marco Bucci, di Napoli Gaetano Manfredi, di Messina Federico Basile e il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria Paolo Brunetti. Da remoto interverranno i primi cittadini di Torino Stefano Lorusso, di Palermo Roberto Lagalla e il vice commissario straordinario di Catania, Bernardo Campo. Sempre domani, nel pomeriggio, i sindaci metropolitani incontreranno il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, per discutere dei rispettivi progetti del Pnrr e sulla visione di sviluppo urbano delle singole amministrazioni.

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