Nella prima fase di emergenza Covid la Puglia ha speso circa 17 milioni per dpi dalla Cina

Nella prima fase di emergenza Covid la Puglia ha speso circa 17 milioni per dpi dalla Cina
Nella prima fase di emergenza Covid la Puglia ha speso circa 17 milioni per dpi dalla Cina
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Lunedì 24 Gennaio 2022, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 15:54

Durante la prima fase dell'emergenza Covid-19, ossia nel 2020, la Puglia ha speso 17,2 milioni per acquistare dalla Cina mascherine, Dpi facciali filtranti monouso, materia prima per la produzione di Dpi e di macchinari e apparecchiature sanitarie.

È quanto emerso oggi durante l'audizione in I commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese che sta analizzando analiticamente la spesa sostenuta dalla Regione Puglia per affrontare l'emergenza sanitaria. Le verifiche sono scattate dopo l'arresto dell'ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, per presunte tangenti che avrebbe intascato da due imprenditori.

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Gli ulteriori chiarimenti

Oggi sono stati ascoltati il direttore del Dipartimento personale ed organizzazione Ciro Imperio e il dirigente della Protezione civile Nicola Lopane, per ulteriori chiarimenti. In particolare, è stato spiegato che alla voce «Altro» corrispondono le spese rendicontate e pagate nel 2020 per la somma complessiva di 5 milioni 351 mila euro relativa ai voli cargo del ponte aereo con la Cina per il trasporto di Dpi e apparecchiature sanitarie dell'emergenza, alle spese di logistica su sedime aeroportuale e alla spesa di deposito presso aeroporto di Bari, alle spese per il servizio di logistica urgente, svolto nella prima fase dell'emergenza, di distribuzione Dpi a domicilio presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.

Amati: 100 affidamenti diretti

«Nel 2020 vi sono stati 89 affidamenti diretti con comparazioni di preventivi» e «11 affidamenti diretti senza comparazione di preventivi per autoambulanze, collaudi, ristorazione e pulizia»: lo dichiara il presidente della commissione Bilancio e programmazione del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati, commentando l'esito delle audizioni del direttore del Dipartimento personale ed organizzazione Ciro Imperio e il dirigente della Protezione civile Nicola Lopane, per chiarire come sono stati gestiti i fondi per l'emergenza Covid in Puglia.

Relativamente alle spese classificate alla voce «Assistenza medica» diverse da quelle delle Asl, è stato spiegato che la Struttura ha provveduto all'acquisto e al noleggio di macchinari e delle apparecchiature per la diagnostica del Covid, per soddisfare le esigenze regionali urgenti delle strutture sanitarie, dei Pronto soccorso e della rete dei laboratori pubblici per la diagnostica per un totale di 33,5 milioni. Su richiesta del presidente della commissione Fabiano Amati le strutture regionali competenti dovranno consegnare copia dei preventivi degli affidamenti diretti per poterli paragonare.

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