Elmo, scrigni e antiche monete: la Germania restituisce i reperti rubati in Puglia

Elmo, scrigni e antiche monete: la Germania restituisce i reperti rubati in Puglia
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Lunedì 5 Giugno 2023, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 07:28

Una kylix attica, un elmo corinzio in bronzo del IV secolo a.C, uno scrigno in avorio e legno della bottega degli «Embriachi», una olla pauceta e tante monete d'oro o in bronzo: sono alcuni dei 14 reperti, tutti di notevole valore economico e culturale, provento di diverse attività di reato, restituiti all'Italia dalla Germania.

La consegna, annuncia il Ministero della Cultura, è avvenuta oggi nella sede del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, alla presenza Viktor Elbling e del comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, generale di brigata Vincenzo Molinese. «Il sequestro e la consegna definitiva dei 14 beni culturali è frutto della collaborazione intercorsa tra il personale addetto alla Cooperazione Internazionale del Comando Carabinieri TPC e il BLKA di Monaco di Baviera (Germania), nonché del coordinamento intercorso tra i rispettivi Ministeri della Cultura», annuncia il Mic. 

 

I reperti pugliesi

«La restituzione degli antichi manufatti celebra - si legge in una nota - la conclusione di varie indagini di polizia giudiziaria svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha localizzato in Germania i beni culturali».

Si tratta di: kylix attica a figure nere, 540-530 a.C. attribuita al «Gruppo dei piccoli maestri». Individuata nel 2019 in Monaco di Baviera dalla Sezione Elaborazione Dati CC TPC, dove era in vendita all'asta, era stata sportata clandestinamente da un noto pregiudicato canadese; elmo corinzio in bronzo risalente al IV secolo a.C., 3 monete romane in bronzo (epoca da 68 a.C. - III sec. A.C.) e antefissa tarantina, IV secolo a.C. I 5 reperti, provento di recenti attività di scavo clandestino avvenute in Puglia ed esportati illecitamente, sono stati oggetto di rivendica penale a parte dell'autorità giudiziaria di Taranto.

Gli altri beni

Recuperati anche uno scrigno in avorio e legno della bottega degli «Embriachi». Nel 2020 è stato localizzato in Monaco, dove era in vendita presso una nota casa d'aste. E' provento del furto avvenuto tra il 10 il 18 ottobre 2006 ai danni del Museo di Arte Antica della Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano; olla peuceta biansata, VII-VI sec. a.C.; skyphos apulo in stile di Gnathia, IV sec. a.C.; coppa apula biansata in stile Gnathia, IV sec. a.C. Localizzati nel 2022 sul sito web di una nota casa d'aste di Monaco di Baviera, sono oggetto di provvedimento di confisca scaturito da un altro procedimento penale. Moneta in oro - solido di Valentiniano II della zecca di Mediolanum - epoca 378-383 d.C. Localizzata in Svizzera nel 2017 da personale del Nucleo TPC di Bologna, parziale provento del furto avvenuto nel 2009 ai danni del Museo Archeologico Nazionale di Parma. In seguito ad una rogatoria internazionale, era stato accertato che la moneta era stata acquistata da un cittadino tedesco - 2 monete in oro - solido di Valentiniano II della zecca di Treviri - epoca 367-375, solido di Valentiniano II della zecca di Treviri - 388-392. Localizzate nel 2018 da personale del Nucleo TPC di Bologna in un'asta di Monaco di Baviera erano parte dei proventi del furto avvenuto nel 2009 presso il Museo Archeologico Nazionale di Parma. - moneta in oro, solido di Valentiniano II della zecca di Treviri - epoca 367-385, parziale provento del furto avvenuto nel 2009 presso il Museo Archeologico Nazionale di Parma. «La restituzione odierna testimonia l'importanza dei rapporti internazionali consolidatisi nel tempo tra le due Forze di Polizia nonché tra i rispettivi Ministeri della cultura, la cui collaborazione, ha permesso di addivenire all'eccellente risultato odierno, ovvero il ritorno in patria di inestimabili beni culturali che erano stati sottratti al patrimonio culturale italiano» dice il Mic. 

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