Nuovo centro di elisoccorso vicino alle piste Porsche. «Previsti oltre 600 voli all'anno»

Nuovo centro di elisoccorso vicino alle piste Porsche. «Previsti oltre 600 voli all'anno»
di Paola ANCORA
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Domenica 7 Maggio 2023, 05:00

Un centro di pronto intervento, dotato di posti letto per l’emergenza-urgenza, e una pista per l’elisoccorso sorgeranno presto alla Nardò Technical Center (Ntc), il Centro Prove della Porsche che si estende per oltre 700 ettari a ridosso del litorale neretino. La struttura ospita attualmente oltre 20 piste di collaudo, impianti di ogni tipo e circa 40 officine di diversa tipologia che, presto, saranno affiancati anche da una sorta di Pronto soccorso moderno, progetto inserito nel Piano di sviluppo della Ntc e approvato in via definitiva dalla Regione una manciata di giorni fa. Che il centro di soccorso sia stato pensato per garantire, in un futuro prossimo o lontano, anche la possibilità di organizzare competizioni automobilistiche su quei circuiti è un’ipotesi che più di qualcuno ventila speranzoso, ma che fino a oggi non ha mai trovato riscontro ufficiale. 

Certo è che la Giunta del presidente Michele Emiliano ritiene il progetto di «rilevante interesse pubblico» e, per questo, ha promosso la sottoscrizione di un Accordo di programma con i Comuni di Nardò e Porto cesareo e con il Consorzio Asi di Lecce finalizzato proprio all’approvazione del Piano di sviluppo della Ntc e alla sua successiva gestione. Strategico è ritenuto, per cominciare, il centro di soccorso attrezzato di eliporto che sarà inserito anche nel Piano sanitario regionale, modificandolo, «così da fronteggiare le emergenze e garantire la sicurezza sanitaria, in particolare del Salento». Si stima che il centro consentirà l’assistenza rapida di un numero di pazienti compreso fra 400 e 600 colmando un gap attualmente esistente fra il nord e il sud della Puglia. L’unico sistema di soccorso aereo, infatti, si trova oggi nel Foggiano. Ancora. La Giunta ritiene importante la realizzazione di un centro di sicurezza contro gli incendi al servizio tanto della pista Porsche che del territorio, costretto ogni anno a misurarsi con centinaia di roghi che costringono vigili del fuoco e Protezione civile a chiedere l’aiuto di unità aree fuori regione. Non meno essenziale è ritenuta poi la rinaturalizzazione e riforestazione di un’area anche più ampia di quella limitrofa alla Nardò technical Center (Ntc), che la società si è impegnata a fare a titolo di compensazione per gli effetti che il Piano di sviluppo avrà sul territorio. E, infine, verrà realizzato un centro polifunzionale, riqualificando edifici esistenti, da mettere a disposizione della Riserva regionale Palude del Conte e Duna costiera. 
La partita più delicata è certamente quella dell’eliporto collegato al centro di assistenza medica.

Una partita il cui calcio d’inizio è stato tirato lo scorso autunno, quando si è conclusa, con parere unanime positivo, la conferenza dei servizi convocata per discutere del Piano di sviluppo Ntc. Poco dopo la Regione ha dato la sua autorizzazione ambientale a realizzare le opere previste, rinviando tutti gli atti al ministero della Transizione ecologica, la cui valutazione precede quella conclusiva dell’Unione europea. L’area dove si trova Ntc, infatti, si trova a poca distanza dal mare e a ridosso di una zona di alto pregio ambientale. Lo scorso marzo il ministero ha chiesto alcuni chiarimenti, un surplus di documentazione per comprendere l’impatto che i cantieri avrebbero sul territorio salentino.

Un'opera di strategica importanza

Da qui la relazione del direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, per spiegare come mai la Regione ritenga «di strategica importanza» la costruzione di un eliporto nel Salento. «L’eliporto consente di coprire una vasta area geografica, estrema e periferica, che attualmente non è servita da una rete di elisoccorso». 
La realizzazione dell’eliporto prevederebbe, oltre a una pista per l’atterraggio e il decollo degli elicotteri, la costruzione di hangar, officine e servizi di supporto; di un centro sanitario attrezzato per il primo soccorso, con adeguate attrezzature e la presenza di personale medico e paramedico h24 per 365 giorni all’anno disponibile sia per chiunque lavori alla Nardò Technical Center che «per le emergenze che necessiteranno di interventi immediati, come la cura delle malattie tempo-dipendenti o derivanti da incidentalità». La strategicità, spiega ancora l’assessorato retto da Rocco Palese, sta anche nel fatto che il Salento è attraversato da rilevanti flussi turistici estivi - la struttura sorgerebbe fra Nardò e Porto cesareo che a luglio e ad agosto fanno il tutto esaurito - e che proprio in quell’area verranno inoltre dismessi due ospedali, a Galatina e a Scorrano, «per la prossima realizzazione dell’Ospedale del Sud Salento a Maglie, come previsto dal Piano di riordino regionale». L’eliporto a Nardò consentirebbe quindi di arrivare rapidamente tanto al Dea di Lecce che al Centro grandi ustionati di Brindisi, oggi raggiungibili via terra con tempi di percorrenza di mezz’ora e anche più. 
Grazie alla Porsche e alla Nardò Technical Center, la Puglia potrebbe riuscire a ottenere un servizio che consente di trasferire bambini gravemente malati fuori regione; di trasportare persone bisognose di trapianto là dove si trova la più concreta possibilità di rinascita; di abbattere i tempi di un’ambulanza, recuperando minuti preziosi per salvare vite umane. Al momento, nell’intera regione, è presente un solo centro di elisoccorso, nel Foggiano, il cui numero di interventi è triplicato negli ultimi anni: sono stati 276 nel 2020; 405 nel 2021; 663 nel 2022. Costruirne un altro a Nardò consentirebbe «di estendere anche a sud del territorio pugliese la copertura del servizio, garantendo la possibilità di interventi tempestivi in tutta la regione». La Giunta Emiliano sarebbe pronta a mettere a disposizione più mezzi, anche in accordo con le varie società aree che operano in Puglia e sfruttando le tecnologie di trasporto con drone. Manca l’ultimo placet, quello del ministero. 
 

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