Impresentabili: tre i candidati in Puglia, due con Emiliano. L'altolà del governatore: «Si fermino subito»

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra
Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra
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Giovedì 17 Settembre 2020, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:21
Sono tredici i nomi 'sanzionati' dalla Commissione Antimafia, presieduta da Nicola Morra, che ha reso nota la lista dei cosiddetti 'impresentabilì per le regioni e i comuni che andranno al voto il 20 e 21 settembre. Candidati alle prossime elezioni finiti nelle maglie della «disciplina recata dal decreto legislativo numero 235 del 2012, la cosiddetta Legge Severino e del codice di autoregolamentazione cui la stessa Severino rimanda. Tre di questi riguardano la Puglia: due in campo con Michele Emiliano - Silvana Albani (Puglia Solidale Verde) e  Vincenzo Gelardi (Partito del Sud Meridionalisti Progressisti) - e uno candidato con Franco Piero Antonio Bruni (Raffaele Guido, della Fiamma Tricolore).

In Val d'Aosta compare il nome di Augusto Arduino Rollandin, (Puor L'Autonomie - Per l'Autonomie). In Campania Carlo Iannace (De Luca Presidente, per Vincenzo De Luca Presidente), Sabino Basso (Campania libera- De Luca Presidente, per Vincenzo De Luca Presidente), Orsola De Stefano (Lega Salvini Campania, per Stefano Caldoro Presidente), Maria Grazia Di Scala (Forza Italia Berlusconi con Caldoro, per Stefano Caldoro Presidente), Aureliano Iovine (Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca, per Vincenzo De Luca Presidente), Michele Langella (Campania in Europa, per Vincenzo De Luca Presidente), Monica Paolino (Forza Italia Berlusconi con Caldoro, per Stefano Caldoro Presidente), Francesco Plaitano (Partito Repubblicano Italiano, per Vincenzo De Luca Presidente), Francesco Silvestro (Forza Italia Berlusconi con Caldoro, per Stefano Caldoro Presidente). 

«I due candidati, Silvana Albani per 'Puglia Solidale e Verde' e Vincenzo Gelardi per il 'Partito del Sud Meridionalisti progressisti' segnalati oggi dalla Commissione antimafia devono immediatamente sospendere qualsiasi attività di campagna elettorale. Il rispetto del codice di autoregolamentazione è essenziale per essere candidati nella nostra coalizione». Lo afferma il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia Michele Emiliano a proposito dei due casi segnalati dalla Commissione antimafia di candidati imputati in alcuni procedimenti cosiddetti impresentabili. Sono presenti in due delle 15 liste a sostegno del governatore uscente. «I responsabili delle liste - aggiunge - mi riferiscono che non avrebbero mai potuto accorgersi di tale violazione, in quanto dai certificati penali per uso elettorale presentati per le candidature non sono indicati i carichi pendenti segnalati dalla Commissione, che ringrazio per il fondamentale lavoro svolto».

«Lo abbiamo appreso adesso dalla stampa. Noi avevamo chiesto ai candidati semplicemente se ci fossero delle problematiche e non ne sono risultate. Abbiamo verificato con i casellari come previsto dalla legge e non abbiamo riscontrato nulla e abbiamo proceduto tranquillamente con le candidature. Ho chiesto personalmente alla Albani di fare un passo indietro per questa spiacevole vicenda che comunque è finita sui giornali». Lo dice all'Adnkronos Claudio Cesaroni, segretario del Partito socialista italiano della Puglia, a proposito di quanto emerso dalla commissione parlamentare antimafia su Silvana Albani, candidata nella lista Puglia solidale e Verde nella circoscrizione della provincia di Bari, una delle 15 a sostegno della candidatura di Michele Emiliano, imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose, come ha riferito il presidente della commissione Nicola Morra. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Catanzaro. Si tratta di una delle candidature cosiddette impresentabili come previsto dal codice di autoregolamentazione del decreto legislativo numero 235 del 2012, la cosiddetta Legge Severino. Puglia Solidale e Verde è frutto della alleanza a livelo regionale tra Socialisti, Verdi e Sinistra Italiana. «Come socialisti siamo sempre stati garantisti - aggiunge - nel rispetto comunque della lista che si sta coordinando con le altre 'anime'».

 
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