Scuola, 70 milioni per 28 edifici in Puglia: dalle norme anti-sisma all'efficientamento, la lista degli interventi

In alcuni casi è prevista anche la costruzione, da zero, di nuovi edifici

Scuola, 70 milioni per 28 edifici in Puglia: dalle norme anti-sisma all'efficientamento, la lista degli interventi
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 27 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:06

Un pacchetto da 70 milioni e 933mila euro per l’edilizia scolastica in Puglia. Saranno 28 le scuole lungo il tacco d’Italia a subire interventi riparatori. E si va dall’adeguamento alle ultime norme sismiche fino all’efficientamento energetico. In alcuni casi è prevista anche la costruzione, da zero, di nuovi edifici (uno solo in Puglia) o il recupero di alcune strutture - tramite importanti lavori di ammodernamento - che attualmente sono completamente in disuso. La pioggia di milioni che arriva per larga parte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, con il contributo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (per tre scuole, ndr), riguarderà scuole dell’infanzia, elementari, medie e anche istituti superiori. A livello nazionale il Miur ha annunciato la ripartizione di quasi un miliardo di euro. Sono fondi che il ministro Giuseppe Valditara aveva annunciato qualche tempo fa e che sarebbero “venuti fuori” dalle «pieghe del bilancio». Di fatto una spending review oculata su altre voci, ha portato nello scorso dicembre, il ministero a poter più che raddoppiare i fondi a valere sul Pnrr che erano stati già annunciati. 

In totale circa 220 milioni

Alla Puglia, in quel giro di risorse, toccarono 150 milioni di euro per un totale di 52 interventi. Adesso si aggiungono 28 interventi e un altro pacchetto di circa 68 milioni di euro. Altri tre progetti, però, saranno finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione, nell’ambito di un generale piano di efficientamento energetico degli edifici pubblici in Puglia, tanto che nello stesso pacchetto sono presenti anche lavori per due sedi dell’Asl di Bari, per un paio di palazzi municipali e persino una caserma dei carabinieri. 
Tornando alla scuola, le risorse recuperate tra le pieghe del bilancio permetteranno di intervenire in una serie di lavori fondamentali e urgenti. E cioè: messa in sicurezza degli istituti, riqualificazione, adeguamento sismico e antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche. Le Regioni avevano presentato le proprie proposte il 17 febbraio scorso, poi è arrivato l’ok del Ministero con l’assegnazione definitiva delle risorse. Adesso, però, si apre un’altra partita rilevante: la progettazione da parte degli enti locali, che dovranno chiaramente rispettare le scadenze imposte dal Pnrr, per evitare che i milioni di euro ricevuti vadano persi. 
Il maxi pacchetto, che in totale prevede per la Puglia circa 220 milioni di euro per l’edilizia scolastica, sembra annunciare una rivoluzione da questo punto di vista.

Intanto perché si tratta di rimettere in ordine una serie di edifici che presentano problematiche importanti, tanto dal punto di vista dell’efficientamento energetico quanto da quello delle norme antisismiche. Secondo le ultime rilevazioni della Uil Scuola Puglia - in uno studio diramato alla fine del 2022 - su 2.458 istituti scolastici in Puglia soltanto 953 hanno il certificato di agibilità, 1.510 hanno il certificato di collaudo statico e 633 hanno il certificato di prevenzione incendi. E secondo Legambiente nel Mezzogiorno una scuola su tre ha bisogno di interventi urgenti, anche e soprattutto dal punto di vista antisismico. Le problematiche, a conti fatti, sono molteplici. Il piano di investimenti annunciato dal Ministero dell’Istruzione e integrato dall’Fsc, diventa così essenziale per ridurre intanto il gap con il Nord e soprattutto per migliorare la situazione degli edifici scolastici pugliesi, che è tutt’altro che rose e fiori. 

Tutti gli interventi

Nelle pieghe del documento pubblicato dal Miur: sono due le “nuove scuole” che sorgeranno in Puglia. Una interamente di nuova costruzione a Canosa di Puglia: serviranno tre milioni e mezzo. A Gioia del Colle, nel Barese, invece ci sarà la dismissione di un vecchio edificio per costruirne uno nuovo con una serie di accorgimenti. Sono i due interventi dallo spessore più alto, indipendentemente dalle risorse. A Porto Cesareo e a Lecce (via Frigole) invece sono previsti lavori per l’adeguamento alle norme sismiche. Interventi di adeguamento sismico e contestualmente efficientamento energetico sono previsti a Spinazzola, Foggia (Istituto Comprensivo Santa Chiara), al nido comunale di Corsano (Figlie di Santa Maria di Leuca), a Molfetta, a Trinitapoli, Crispiano e Alberobello. Solo efficientamento energetico è previsto per le scuole di Casamassima, Vico del Gargano, Villa Castelli e Bisceglie (Don Pierino Arcieri). Si lavorerà sulla messa in sicurezza a Poggiardo e Tuturano. 
Rientrano nella partita anche due istituti superiori: si tratta del Liceo Bonghi-Rosmini, in provincia di Foggia, e di una scuola nella provincia di Barletta-Andria-Trani, che al momento non è ancora stata specificata dal Miur. In quest’ultimo caso, però, è noto che si tratterà di interventi importanti per sistemare un edificio che ad oggi non viene utilizzato come scuola. 
Dalla Regione, invece, sono stati annunciati lavori per tre scuole del territorio: l’istituto comprensivo Aldo Moro di Carosino, il complesso scolastico di via San Cesario a Lequile, e la scuola dell’infanzia in zona Gallotta a Trepuzzi. In questo caso i fondi arriveranno dal Fsc e seguiranno, quindi, un percorso normativo diverso: si tratta di lavori volti all’efficientamento energetico.
La grande partita dell’edilizia scolastica, poi, non potrà prescindere dalla ristrutturazione delle palestre, che diventano fondamentali per le scuole ma anche per le associazioni sportive del territorio, che sempre più spesso si affidano a queste strutture. E anche qui vi sono una serie di problematiche non da poco. Nel frattempo, però, per la Puglia è in arrivo un vagone con all’interno 70 milioni e 28 interventi già definiti. 
 

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