Imprese a caccia di liquidità: «Banche sotto assedio, ma ancora nessun euro»

Imprese a caccia di liquidità: «Banche sotto assedio, ma ancora nessun euro»
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 09:34
Banche sotto l'assedio di imprese e cittadini a caccia di liquidità. Le domande sono tantissime anche in Puglia. E ci sono istituti di credito che dichiarano di aver erogato i primi prestiti fino a 25mila euro nell'arco delle prime 24 ore.
Comunicazioni che lasciano sperare, ma rispetto alla numerosità degli strumenti messi in campo, alla complessità degli stessi e ai tempi di erogazione c'è, chi, fra gli addetti ai lavori - come i commercialisti - , continua a esprimere scetticismo, invitando chi di dover a misurare le previsioni al fine di non generare false aspettative. È, d'altro canto, un altro momento clou dell'era Covid. Lo è per quelle famiglie e imprese che non possono più aspettare, letteralmente schiacciate da una crisi che solo una rapida ripresa delle attività commerciali e produttive sembra poter attenuare. E, con l'estate alle porte, soprattutto nel turismo, la ricerca di risposte si fa spasmodica.

«Se davvero si vuole consentire anche alle imprese turistiche di salvare almeno un pezzo di stagione, si snelliscano le procedure o si dica loro la verità: nessuno degli strumenti attivati consente oggi, e nella stragrande maggioranza dei casi, tempi brevi di erogazione. Noi abbiamo istruito centinaia di pratiche ma nessuno dei nostri clienti finora ha visto un euro». Chi parla è il commercialista Marco De Marco, che, negli ultimi anni, si è particolarmente distinto nel campo del programma di finanziamento regionale Pia Turismo.
L'analisi del professionista salentino muove dalla misura in queste ore più sbandierata, quella, appunto, dei prestiti fino a 25mila euro garantiti al 100% dallo Stato: «Buona parte delle banche ha ricevuto i moduli l'altro ieri. Quella che ho contattato ha ricevuto in un giorno 3600 domande. Anche dedicando 5 minuti a ciascuna pratica, sarebbe impossibile liquidarle in 24 ore». E, sul punto, la conferma giunge puntuale da un rappresentante di un istituto di credito del territorio interpellato: «In 24 ore - spiega - l'erogazione è impossibile, perché, se pur semplificata, noi dobbiamo fare un'istruttoria, prevista dalle norme dell'Abi. Stiamo chiedendo solo l'ultima dichiarazione dei redditi o il bilancio se si tratta di società. Quindi, abbiamo bisogno di almeno 3-4 giorni. Nelle 24 ore è possibile solo se - precisa - la cifra oggetto del prestito è autonomia del direttore di filiale», e questo dimostra perché nelle piccole banche la tempistica si allunga.

Tempi brevi nemmeno per i prestiti Cofidi garantiti a livello regionale: «Credito diretto al tasso del 3,50%. La soglia è 40mila euro ma - fa presente De Marco - la misura ha comunque un tetto di valutazione: come la precedente, è finanziabile massimo il 25% del fatturato dell'anno precedente. Per ottenere 25mila euro, un'azienda deve, quindi, aver fatturato almeno 100mila euro. Nessuno dei miei clienti a distanza di dieci giorni dall'invio delle domande ha ancora ricevuto un euro». E nel caso dei prestiti alle grandi imprese? «Nemmeno a parlarne, anche se in Puglia riguarda pochissime realtà. Istruttorie complesse, tempi biblici. Mutui a 6 anni con pre-ammortamento di 24 mesi, sempre con il 25% dei ricavi dell'anno precedente. Se hai fatturato 4 milioni, puoi chiederne 1». E tanto varrebbe per la rinegoziazione dei mutui: «Si può chiedere la rinegoziazione di uno scoperto ma aggiungendo il 10%: chi ha uno scoperto di 100mila euro deve, cioè, richiederne 110».

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Quanto al sostegno per gli investimenti in corso, poi, De Marco la definisce una misura potenzialmente molto utile alle aziende pugliesi: mutuo fino all'80% garantito da Medio credito: «Ma anche in questo caso - dice - la banca fa un'istruttoria perché il 20% lo rischia in prima persona e quindi tempi si allungano». Una possibile svolta, però, ci sarebbe. Per il commercialista salentino potrebbe risiedere nel nascituro Titolo II Covid: «La misura potrebbe agevolare chi ha necessità di ristrutturare il debito, quindi invito tutti ad attenderla. La pubblicazione dovrebbe avvenire entro la prima settimana di maggio. Si vocifera rispetto alla disponibilità di un contributo a fondo perduto tra del 15-20% per un mutuo fino a 2 milioni di euro. Ma se richiederà il percorso di istruttoria del tradizionale Titolo II, vale a dire deliberazioni entro 6 mesi - conclude -, anche questa misura rischia di risultare vana».
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