Dosi ai bimbi, in Puglia le prime adesioni. E gli hub passano da 82 a 151

Dosi ai bimbi, in Puglia le prime adesioni. E gli hub passano da 82 a 151
di Andrea TAFURO
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Martedì 14 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:46

Cresce il numero di scuole in Puglia che ha dato la propria adesione per trasformarsi in hub e permettere di vaccinare i bimbi dai 5 agli 11 anni. Dalle 82 di venerdì scorso adesso sono 151. Quasi raddoppiati. Un aumento questo che potrebbe stare a significare una importante adesione al piano vaccinale pediatrico da parte delle famiglie pugliesi. Il dato effettivo però si conoscerà nei prossimi giorni. Stretta anticovid anche nelle città: mascherine nei centri storici, scuole chiuse e divieto di partecipare alle manifestazioni natalizie per gli under non vaccinati. Il virus intanto continua a correre tra i bambini.

In fascia 5-11 anni contagi raddoppiati in Puglia

In Puglia in sole quattro settimane il numero di positivi tra gli under12 è schizzato a oltre 700 casi, mentre a inizio novembre tra i più piccoli si contavano circa 350 contagi.

E dall'inizio di settembre sono oltre 2.300 i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno contratto il virus a fronte di una popolazione scolastica di 243mila studenti. Non solo, incremento che si è rovesciato anche sul tasso di positività: a fronte di 5.454 persone attualmente positive in Puglia il 13% dei casi è riferibile ai piccoli alunni under12. Le Asl pugliesi sono quindi al lavoro per chiudere il cerchio sull’agenda vaccinale e partire dal prossimo 16 dicembre con le somministrazioni delle dosi pediatriche.

Si parte dai bimbi "fragili": in campo anche i pediatri

Si inizierà dai bambini «fragili» che potranno essere vaccinati anche negli ospedali dove sono in cura o negli studi dei pediatri di libera scelta. Bari e Lecce le province pugliesi con maggiore utenza scolastica e adesioni dei comprensivi scolastici. In Salento infatti, il target potenziale di vaccinabili supera i 48mila studenti con maggiore incidenza nella scuola primaria. A Brindisi e provincia invece la vaccinazione per la fascia di età fra i 5 e gli 11 anni, sarà effettuata in 21 scuole. Circa 22mila i potenziali vaccinabili tra i bambini. Nell’Asl di Taranto prosegue la fase di organizzazione operativa. Ieri pomeriggio è stato convocato un tavolo tecnico con il comitato aziendale della pediatria di libera scelta, con l’obiettivo di recepire le indicazioni del protocollo d’intesa regionale e adattarlo operativamente all’organizzazione dell’azienda sanitaria tarantina. Secondo il protocollo infatti, i pediatri di libera scelta che aderiscono alla campagna vaccinale possono procedere attraverso due modalità. La prima è quella di vaccinare i propri assistiti nei propri ambulatori, cogliendo l’opportunità di procedere liberamente anche nei giorni prefestivi e festivi. La seconda opzione consiste, invece, nel convocare i pazienti presso gli hub vaccinali di Asl Taranto per i bambini, che saranno appositamente allestiti negli istituti scolastici designati. I pediatri di libera scelta devono comunicare, entro una settimana, la modalità di partecipazione prescelta alla campagna vaccinale direttamente ai referenti del distretto socio-sanitario di appartenenza. Sarà cura dei pediatri il compito di contattare i genitori dei propri assistiti della fascia di età 5-11 anni, per acquisire previamente la loro disponibilità a far vaccinare i propri figli. L’incontro di ieri con il comitato aziendale della pediatria di libera scelta, al quale è stato invitato a partecipare anche l’Ufficio Scolastico Provinciale, è servito a valutare un’ulteriore opzione: «Vogliamo chiedere ai pediatri di libera scelta, specie a coloro che opteranno per la campagna di vaccinazione negli hub scolastici, di vaccinare anche i non assistiti – ha dichiarato il dottor Vito Gregorio Colacicco, neo-nominato direttore generale di Asl Taranto, il loro contributo è importante per l’avvio efficace della campagna vaccinale ai piccoli».

E i sindaci impongono l'obbligo di mascherine all'aperto

Circolazione del virus che ha indotto numerosi primi cittadini pugliesi ad una stretta anticovid nei centri urbani per le festività natalizie. In Salento, a Lecce e Copertino diramate le prime ordinanze dei sindaci per l’obbligo di mascherina anche all’aperto. A Otranto invece il primo cittadino Pierpaolo Cariddi, è stato costretto ieri a chiudere la scuola primaria e secondaria per alcuni casi di contagio. Numerose le classi in quarantena anche nelle altre province. A Torre Santa Susana, nel brindisino, il sindaco Michele Saccomanno ha disposto il divieto sino al 15 gennaio di partecipazione alle manifestazioni al chiuso per i minori non vaccinati e l’obbligo per tutti di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree nelle manifestazioni all’aperto.

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