In pista con il green pass ma senza mascherina: il protocollo delle discoteche al Cts

In pista con il green pass ma senza mascherina: il protocollo delle discoteche al Cts
di Paola COLACI
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Venerdì 11 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:05

Green pass e biglietti nominali indispensabili a garantire il tracciamento nel caso di positivi. Ma niente distanziamento né mascherine in pista. E nessun limite di capienza in rapporto ai metri quadri di superficie e riapertura prevista a partire dal 1 luglio per i locali all’aperto. Limitazione che potrebbe essere mantenuta, al contrario, per i club al chiuso la cui ripartenza potrebbe essere rimandata di alcune settimane. Infine, l’ipotesi di biglietti omaggio e ingressi agevolati ai giovani che dimostrino di essersi vaccinati contro il Covid. Il nuovo protocollo di sicurezza per la riapertura di discoteche è stato stilato nei giorni scorsi dal Silb-Fipe (Sindacato italiano locali da ballo) in collaborazione con i titolati e gestori dei locali e trasmesso agli esperti del Comitato tecnico scientifico per le opportune valutazioni. 

Obiettivo: riaprire a luglio senza limitazioni

L’obiettivo di 3mila discoteche in tutta Italia - in testa i club della Puglia -  è quello di ripartire già dall’inizio di luglio con date e regole certe. Ma senza limitazioni di sorta, compreso il distanziamento e l’obbligo dell’uso della mascherina per i clienti. Linea prudenziale che, al contrario, sembrano intenzionati a mantenere almeno in fase iniziale il ministero della Salute di Roberto Speranza e gli esperti del Cts. Lo scorso martedì, tuttavia, in sede di incontro al ministero della Salute tra il Silb-Fipe, i gestori delle discoteche e il sottosegretario Andrea Costa avevano annunciato un passo avanti. «Ora l’obiettivo è di ripresentare al Cts un nuovo protocollo che contenga queste disposizioni, entro un paio di giorni affinché sia valutato dagli esperti» aveva fatto sapere il presidente nazionale del Silb-Fipe Maurizio Pasca.  Protocollo stilato dagli stessi gestori e già inoltrato al Cts nelle scorse ore.

Il nuovo protocollo dei locali

Tra le misure di sicurezza è previsto l’ingresso solo con green pass, un certificato che attesti la vaccinazione, anche con la sola prima dose, 15 giorni prima, oppure un attestato di avvenuta guarigione non più vecchio di 6 mesi, o ancora un tampone anche rapido eseguito 36 ore prima. Ma niente mascherina per ballare. E anche il distanziamento è considerato impossibile da mantenere per i gestori e per lo stesso sottosegretario. Il dispositivo di protezione personale si potrebbe, al massimo, indossare nelle fasi più affollate di ingresso o uscita o quando si è in fila al bar o al guardaroba. Previsto anche l’acquisto online dei biglietti riservati ai soli possessori di uno dei tre attestati del green pass e nominativi. Ciò al fine di consentire l’eventuale tracciamento dei presenti in caso qualcuno risultasse positivo dopo la serata. Tra le proposte per ripartire, infine, anche quella di prevedere biglietti omaggio o riduzioni per i giovani che si siano sottoposti al vaccino. Regole sulle quali gli esperti dovrebbero esprimersi entro il 18 giugno.

Costa: «Ipotesi di tavolo tecnico ma le varianti del virus preoccupano»

Nella giornata di ieri, tuttavia, nuovi dubbi sulle riaperture sono stati avanzati in sede di Commissione Affari Sociali alla Camera. Per via della circolazione di varianti del Sars-Cov-2, «al momento restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati dove vi è maggiore difficoltà a disciplinare le modalità di aggregazione. Tuttavia sono state avviate interlocuzioni con alcune associazioni del settore ed è plausibile l’avvio a breve di un tavolo tecnico per valutare tutte le possibili opzioni» ha Costa rispondendo all’interrogazione di Roberto Novelli (FI). A pesare sulla mancata decisione di una data di apertura per i locali, ha precisato Costa, «la prevalente circolazione in Italia della variante inglese e la presenza di altre varianti che possono avere una maggiore trasmissibilità o eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia». La riapertura, ha proseguito, «dovrà esser compatibile col quadro epidemiologico e nel rispetto delle misure anche prevedendo la opportuna valorizzazione dello strumento del green pass». Per parte sua, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia spinge nella direzione della ripartenza: «Stiamo andando verso una graduale ripartenza. È importante che siano allentati ulteriori vincoli, come nel caso delle discoteche. Mantenerle chiuse comporterebbe il rischio che il turismo giovanile parta per altre mete come la Spagna e la Grecia, a discapito dell’Italia».

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