Entro dicembre del 2023 il Governo sceglierà il sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi: quattro i siti individuati dalla Società Gestione Impianti Nucleari e messi nero su bianco nella Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee che interesserebbero la Puglia.
«Secondo il cronoprogramma attuale - ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in Aula alla Camera - è stata valutata come percorribile l'ipotesi di entrata in esercizio del deposito nel 2029 con individuazione del sito nel mese di dicembre 2023». Il ministro rispondeva a un'interrogazione sulla pubblicazione della mappa aggiornata della Carta nazionale delle aree idonee ad ospitare il deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e sui tempi per l'individuazione del relativo sito.
«La Cnapi - ha ricordato il ministro Cingolani - propone una distribuzione su 57 aree ubicate in 6 regioni, e segnatamente 6 aree in Piemonte, 22 nel Lazio, 1 in Puglia, 4 al confine fra Puglia e Basilicata, 12 in Basilicata, 2 in Sicilia e 10 aree in Sardegna».