Attesa per le nomine delle Zone economiche speciali: velocità e snellimento tra gli obiettivi

Attesa per le nomine delle Zone economiche speciali: velocità e snellimento tra gli obiettivi
Attesa per le nomine delle Zone economiche speciali: velocità e snellimento tra gli obiettivi
di Oronzo MARTUCCI
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Sabato 29 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:53

Dopo il via libera al decreto semplificazioni, approvato ieri dal governo, saranno nominati i commissari delle Zes così da rafforzare il percorso per garantire l’attrazione di investimenti nei porti del Sud e nelle aree funzionalmente collegate. È stato il ministro per il Sud, Mara Carfagna, a sottolineare nei giorni scorsi questa scadenza. «Nomineremo i commissari scegliendo non persone calate dall’alto ma persone che possano essere profondi conoscitori delle realtà territoriali in cui opereranno e che devono avere rapporti sereni con i presidenti delle Regioni per svolgere al meglio il loro ruolo».

In Puglia sono due le Zes: una interregionale Puglia-Basilicata, collegata al porto di Taranto; l’altra interregionale Puglia-Molise, collegata ai porti dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli) e alle aree funzionalmente collegate (le province di Brindisi e Lecce sono collegate al porto di Brindisi). A Taranto il commissario Zes, Giampiero Marchesi, è stato nominato a giugno 2020. Nella Zes adriatica si è ancora in attesa. Come si è in attesa da più di un anno del rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri nel Comitato di indirizzo.

Le Zes nel dl Semplificazioni

 

Nel decreto semplificazioni l’articolo 39 è interamente dedicato a investimenti e interventi nelle Zes del Mezzogiorno. E viene evidenziato che sarà l’Agenzia per la Coesione territoriale a supportare l’attività dei Commissari e a garantire, sulla base degli orientamenti della cabina di regia delle Zes, il coordinamento della loro azione nonché della pianificazione nazionale degli interventi, tramite proprio personale amministrativo e tecnico appositamente destinato. Con il decreto semplificazioni si obbligano le Regioni ad “adeguare la propria programmazione o la riprogrammazione dei fondi strutturali alle esigenze di funzionamento e sviluppo della Zes e concordare le relative linee strategiche con il Commissario, garantendo la massima sinergia delle risorse materiali e strumentali approntate per la piena realizzazione del piano strategico di sviluppo”.

Le ulteriori semplificazioni introdotte evidenziano che “fatto salvo quanto previsto dalle norme vigenti in materia di autorizzazione di impianti e infrastrutture energetiche ed in materia di opere ed altre attività ricadenti nella competenza territoriale delle Autorità di Sistema Portuale e degli aeroporti, le opere per la realizzazione di progetti infrastrutturali nelle Zone economiche speciali da parte di soggetti pubblici e privati sono di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti”.

Tale norma dovrebbe limitare il contenzioso che a Brindisi ha visto spesso contrapposti Comune e Autorità portuale.

Di più: “I progetti inerenti alle attività economiche ovvero l’insediamento e l’esercizio di attività industriali, produttive e logistiche all’interno delle Zes, non soggetti a segnalazione certificata di inizio attività, sono soggetti ad autorizzazione unica, nel rispetto delle normative vigenti in materia di valutazione di impatto ambientale. L’Autorizzazione unica, ove necessario, costituisce variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale, ad eccezione del piano paesaggistico regionale”. “L’autorizzazione unica, nella quale confluiscono tutti gli atti di autorizzazione, assenso e nulla osta comunque denominati, previsti dalla vigente legislazione in relazione all’opera da eseguire, al progetto da approvare o all’attività da intraprendere, è rilasciata dal Commissario straordinario della Zes in esito ad apposita conferenza di servizi, nelle quali sono convocate tutte le amministrazioni competenti, anche per la tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, demaniale, antincendio, della salute dei cittadini e preposte alla disciplina doganale”.

Nel dl semplificazioni si sottolinea che “il rilascio dell’autorizzazione unica, sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominati e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attività previste nel progetto”. Si tratta di un passaggio fondamentale per arrivare al quale ci sono state tante indicazioni da parte dei rappresentanti delle Autorità di sistema portuale che sono stati il punto di riferimento del governo negli anni scorsi per ottenere vere misure di semplificazione. E il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, è stato tra i più convinti sostenitori dell’Autorizzazione unica quale strumento per dare piena attuazione alle Zes. Le quali, come ha detto in più occasioni Mara Carfagna, «sono state una felice intuizione del ministro De Vincenti, nel 2017, ma poi sono rimaste sulla carta. Credo che siano una straordinaria opportunità per favorire la crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno, è stato un errore non riempirle di contenuti».

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