Decontribuzione Sud, l'agevolazione funziona nel Mezzogiorno. In Puglia 133mila assunzioni

Decontribuzione Sud, l'agevolazione funziona nel Mezzogiorno. In Puglia 133mila assunzioni
Decontribuzione Sud, l'agevolazione funziona nel Mezzogiorno. In Puglia 133mila assunzioni
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 24 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:28

Ha dato una scossa al mondo del lavoro soprattutto in tre regioni e una di queste è la Puglia. È l’incentivo denominato “decontribuzione Sud” che ha determinato, nei primi 6 mesi di quest’anno, l’attivazione di 592mila nuovi contratti in totale. È stato utilizzato per il 67% in Puglia, Campania e Sicilia. Nella nostra regione, le assunzioni o variazioni contrattuali grazie a questa misura sono state più di 133mila nella prima parte del 2021: 87mila riguardano il genere maschile, 46mila quello femminile. In generale, i rapporti di lavoro agevolati in Italia hanno registrato un aumento del 221,5% rispetto al 2020 e +112,6% rispetto al 2019.

Il report dell'Inps

È il report dell’Inps a tracciare un quadro sulle agevolazioni contributive per l’incentivazione dell’occupazione dei lavoratori dipendenti del settore privato. Rispetto al primo semestre 2020, segnala una nota dell’Istituto, sono aumentati i rapporti instaurati con contratto di apprendistato (+25%) e con “incentivo donne” (+18%) ma gli stessi diminuiscono se confrontati con lo stesso periodo 2019 pre-pandemia: rispettivamente -12% e -14%. Nel periodo continua a diminuire “esonero giovani”: -64,6% rispetto al 2020 e -76,4% rispetto al 2019. Dal punto di vista territoriale, “apprendistato” ed “esonero giovani” sono maggiormente presenti al Nord, mentre “decontribuzione Sud” si concentra come detto in tre regioni.

Come funziona

Ma cosa prevede la misura che ha avuto un impatto rilevante in Puglia? Si tratta di un’agevolazione contributiva introdotta dalla Legge 104 del 2020 che prevede l’esonero del 30% dei contributi a carico dei datori di lavoro dal primo ottobre al 31 dicembre 2020, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente la cui sede di lavoro sia situata in regioni del Mezzogiorno.

La legge di bilancio 2021 ha previsto poi di estendere l’esonero contributivo fino al 2029 con una percentuale pari al 30% fino al 31 dicembre 2025, al 20% per gli anni 2026 e 2027 e infine pari al 10% per gli anni 2028 e 2029. La misura non vale per il lavoro agricolo e quello domestico mentre è riconosciuta anche per i lavoratori in somministrazione ma la sede di lavoro rilevante ai fini del riconoscimento della decontribuzione deve essere individuata nel luogo di effettivo svolgimento della prestazione.

Pertanto, qualora il lavoratore svolga la propria prestazione lavorativa presso una sede nel Mezzogiorno, il beneficio può essere riconosciuto a prescindere da dove effettivamente abbia sede legale o operativa l’Agenzia di somministrazione. In Puglia, è stato certamente l’incentivo più sfruttato con 133.444 contratti. Seguono a grande distanza apprendistato (10.213), incentivo donne (3.520) ed esonero giovani (420). Dall’analisi dei dati per settore economico e genere si evince inoltre che il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione” è stato il comparto con il maggior numero di rapporti incentivati per le diverse tipologie di agevolazione compreso appunto decontribuzione Sud.

Con la decontribuzione Sud, ha detto l’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, si è raggiunto «un grande risultato grazie a una misura su cui, con lungimiranza, insieme al presidente Giuseppe Conte abbiamo voluto puntare con forza gettando le basi per la ripartenza del Paese. Sono d’accordo con lui: ora questa misura va resa decennale e, al tempo stesso, bisogna abbassare le tasse sul lavoro e introdurre anche in Italia il salario minimo, oggetto, al Senato, di un disegno di legge a mia prima firma. Lo abbiamo sempre detto ma vale la pena di ricordarlo: se riparte il Mezzogiorno riparte l’Italia intera. Siamo quotidianamente al lavoro affinché ciò accada».

Numeri importanti sottolineati anche il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano che si rivolge infine direttamente alla ministra per il Sud, Mara Carfagna: «I dati diffusi dall’Inps danno la misura di quanto abbia fatto bene al Mezzogiorno d’Italia l’incentivo alla decontribuzione Sud. Parliamo di 592mila nuovi contratti di lavoro nei primi sei mesi. Un successo straordinario strettamente connesso all’introduzione di questa agevolazione. Sono numeri importanti che testimoniano gli esiti positivi di questo provvedimento varato durante la precedente esperienza del governo Conte 2. Invitiamo l’attuale ministra per il Sud, Mara Carfagna, a riprendere l’interlocuzione con la Commissione europea per prolungare una misura che ha dato ottima prova di sé».

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